ROMA – Anche se solo per pochi istanti, Rafael Nadal abbandonerà la racchetta per imbracciare un'asta. Lo farà alle 15 del 16 giugno per dare il via...
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Il fuoriclasse mondiale del tennis potrebbe restare in Francia fino al 10 giugno, giorno in cui a Parigi si disputa la finale degli Open al Roland Garros, se centrasse l'ennesima vittoria: sarebbe l'undicesima. Finora si è aggiudicato il prestigioso trofeo del Grand Slam già dieci volte, cioè ogni volta che è arrivato in finale.
Il nome di Nadal si aggiunge così al già lungo elenco di personalità che ha dato il via alla corsa, aperta quest'anno a sessanta auto. Tra gli altri, prima di lui, lo stesso ruolo era stato interpretato anche da Giovanni Agnelli e Luca Cordero di Montezemolo, da Bill Ford, da Jacky Ickx, da Alain e da Brad Pitt. «Non vedo l'ora di saperne di più di questa spettacolare disciplina, dei piloti e di tutti coloro che animano la 24h», ha sintetizzato Nadal, attuale numero due del ranking mondiale.
Fra i piloti ai quali il fuoriclasse maiorchino darà al via c'è anche il connazionale Fernando Alonso, di 5 anni più “anziano” (classi '81 e '86). Il due volte iridato di Formula 1 gareggerà con la Toyota grazie all'accordo con la McLaren. L'asturiano ha vinto nella gara d'esordio della stagione 2018 in Belgio nella 6 Ore di Spa-Francorchamps con la TS050 #8 ibrida assieme a Sébastien Buemi e Kazuki Nakajima. Per Pierre Fillon, presidente dell'Automobile Club de l’Ouest, il sodalizio che organizza l'evento, la presenza di Nadal contribuirà ad aumentare la reputazione internazionale della 24h di Le Mans. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino