NAPOLI - Dici McLaren e pensi alla Formula 1. Ma il mitico marchio inglese produce anche una delle supercar stradali più belle e prestazionali del mondo: la MP4-12C, un...
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Quaranta chilogrammi in più. Dalla MP4 12C, la Spider si distingue veramente poco, sia sul piano strutturale sia su quello delle prestazioni. La scocca MonoCell in carbonio da 75 kg è praticamente la stessa e per una volta non sono stati necessari interventi di rinforzo nel passaggio dall’auto chiusa a quella aperta. L’aggravio di peso di 40 kg si deve esclusivamente al sistema di apertura/chiusura del tetto. Discorso simile per le prestazioni: identiche in accelerazione (0-100 km/h in 3,1 secondi), leggermente diverse sull’allungo (0-200 in 9 secondi contro 8,8) e sulla velocità massima (329 km/h contro 333). Niente se si pensa allo straordinario piacere che può regalare una supercar a cielo aperto. Potenza a parte, la più recente tecnologia nel campo della dinamica è stata applicata a tutto il veicolo con sistemi quali Brake Steer, ProActive Chassis Control e il rivoluzionario Airbrake McLaren. Tutta roba presumibilmente in grado di regalare uno straordinario piacere di guida, con l’aggressività e le prestazioni di un’auto capace di destreggiarsi su strada come in pista. Anthony Sheriff, amministratore delegato di McLaren, parla di «una pietra miliare nella crescita dell’azienda», attribuendo un ruolo molto importante alla versione scoperta della supercar inglese. E probabilmente ha ragione, considerando quanto sono gradite le vetture scoperte nel Regno Unito e su mercati importanti come Stati Uniti e Australia.
Personalizzazioni. La MP4 Spider è configurabile in vario modo, in base ai gusti personali del proprietario, che può fare le sue scelte on line, collegandosi a un apposito sito. Di base, comunque, ci sono tante chicche tecnologiche a beneficio del piacere di guida e della sicurezza. Dietro ai sedili, ad esempio, il lunotto può essere abbassato o sollevato elettronicamente. Con il tetto abbassato, funge da frangivento; con la copertura in posizione, il finestrino posteriore può essere abbassato, permettendo di apprezzare il rombo del motore V8 twin turbo. La vettura è inoltre dotata del sistema Roll Over Protection passivo, per ottimizzare la sicurezza degli occupanti. Ogni montante contiene una struttura in acciaio progettata per assorbire l’energia d’urto e proteggere guidatore e passeggero. Sul piano dinamico, spicca invece un optional molto interessante: il “Vehicle Lift”, ovvero il sollevamento automatico dell’auto. Il sistema consente di modificare l’altezza da terra della 12C Spider anteriormente e posteriormente. L’escursione dell’anteriore è di 40 mm, di 25 al retrotreno. E l’operazione si può fare anche in movimento, fino a 60 km/h. Inutile dire che un’auto del genere non può avere un bagagliaio da grandi viaggi: bisogna accontentarsi di uno spazietto di appena 52 litri. Per alleviare l’inconveniente, McLaren propone (di serie) borse studiate su misura. Le prime consegne avranno inizio a novembre. 235.600 euro il prezzo del piacere estremo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino