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GINEVRA - Da Melfi a Mirafiori: Stellantis conferma gli impegni per le fabbriche italiane. «Da quando è nata due anni e mezzo fa è stato un succedersi di impegni molto concreti, già avviati a Torino e negli altri nostri stabilimenti», afferma il presidente John Elkann a Ginevra, dove s’inaugura il nuovo Science Gateway del Cern al quale la fondazione Stellantis ha dato un contributo rilevante per la sua realizzazione con 45 milioni di euro sui 100 complessivi di donazioni. È recente l’annuncio dei cinque modelli elettrici e di una Jeep ibrida a Melfi, mentre a Torino sono stati varati i progetti green con l’economia circolare e il battery hub. «C’è soprattutto una grande volontà e lo sforzo da parte di Stellantis di portare avanti questo difficile, complicato processo di trasformazione anche in Italia», spiega Elkann, che parla di un gruppo giovane che ha radici profonde e guarda al futuro. «Stellantis è un gruppo ancora giovane, creato meno di tre anni fa e ha radici profonde, che affondano nel 19esimo secolo. È stato un pioniere dell’industria dell’ auto e ha obiettivi ambiziosi per il futuro: costruire la mobilità di domani, inclusiva e sostenibile» sottolinea Elkann.
«La nostra principale forza - spiega - è la nostra diversità.
Elkann sottolinea che «ragionare basandosi sul metodo scientifico è in primo luogo un esercizio di libertà, tenacia e di umiltà. Domandarsi perché si originano i fenomeni, avanzare ipotesi, verificarne la validità e, se il test fallisce, proporre una nuova spiegazione. Si tratta di un modo di pensare e di vivere basato sulla curiosità incessante, un tratto che era forte nella personalità di Sergio».
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