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PECHINO - Dei tanti cloni automobilistici che caratterizzano l'industria cinese, quello che Dongfeng ha iniziato a commercializzare come Mengshi Warrior M50, al non 'popolare' prezzo di 668.800 yuan, che si traducono in quasi 104.000 dollari, è probabilmente uno dei pochi autorizzati. La storia di questo pick-up civile, che deriva direttamente dal modello militare Mengshi EQ2050, è abbastanza complicata ma tale da escludere aree di non trasparenza. Tutto inizia negli Anni '90, quando l'azienda statale Dongfeng - che collabora con Honda, Renault e Stellantis e che oggi è assieme a Chang'an Motors, FAW Group e SAIC Motor. una delle più grandi in Cina - ha ha raggiunto un accordo con AM General per la fornitura di parti per la produzione di una propria versione dell'Hummer H1, destinato ad equipaggiare la People's Liberation Army (PLA).
Gradualmente Dongfeng ha re-ingnerizzato l'EQ2050 ed è riuscita ad arrivare ad una versione prodotta con componentistica proveniente quasi integralmente in Cina.
La carrozzeria pick-up è squadrata come nel mezzo per la PLA e ricorda l'H1 originale ridisegnato però con la tipica griglia di Dongfeng e fari rotondi incassati All'interno della cabina a soli due posti c'è il solito enorme tunnel centrale dell' Hummer, ma la plancia - che sfrutta la componentistica auto cinese - mostra un volante quasi da normale suv e un sistema di infotainment con touchscreen da 8 pollici posizionato sulla consolle centrale e ruotato verso il guidatore. Il Mengshi Warrior M50 propone un motore turbodiesel Cummins da 4,0 litri che produce 200 cv e 600 Nm di coppia, più che sufficienti per consentire prestazioni di spicco anche nell'off-road più impegnativo.
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