Mercato veicoli industriali cresce trainato da pesanti: +9%. Unrae, svecchiamento è priorità ma infrastrutture sono scarse

Veicoli pesanti
TORINO - Il mercato dei veicoli industriali cresce a marzo, con un incremento del 9,9% rispetto allo stesso mese del 2019. «Abbiamo confrontato i dati di marzo 2021 con...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TORINO - Il mercato dei veicoli industriali cresce a marzo, con un incremento del 9,9% rispetto allo stesso mese del 2019. «Abbiamo confrontato i dati di marzo 2021 con quelli del 2019 perché il confronto con marzo 2020 sarebbe stato improponibile», spiega Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’Unrae. «Lo scenario conferma il profondo rosso dei veicoli fino a 6t e la crescita nel segmento sopra le 16t (+14,7%), che si commenta da sola se confrontata con il risultato del mese precedente (+34,9%). L’analisi al primo trimestre 2021 mostra una costante flessione dei leggeri (-36,4%), il segmento dei medi in deciso ridimensionamento e il +21,2% di gennaio 2021 si è ridotto a +7,5% nel trimestre. I pesanti continuano a crescere a doppia cifra con +15,8% sul trimestre, ma a ritmo inferiore rispetto alle attese.

Tutto questo lascia presagire che l’effetto ‘mollà generato dal lockdown si stia esaurendo. Esistono timori che l’impulso verso la transizione ecologica non sia coerente con le attuali tecnologie in commercio e finisca per scontrarsi con la scarsità di infrastrutture disponibili». «Lo svecchiamento del parco circolante a favore di veicoli di ultima generazione rimane la priorità - conclude Starace - e per incentivarlo si può intervenire anche con misure efficaci e a costo zero per lo Stato, quali le tariffe autostradali legate alle classi di emissione, la capacità di carico ridotta per veicoli ante Euro 4, l’ obbligo di verifica tecnica periodica portata a due volte l’anno sul modello inglese per i veicoli più vecchi, divieto di circolazione nei centri urbani o nei periodi di maggior traffico, sino ad arrivare al divieto di utilizzo per veicoli ante Euro 3 per motivi di sicurezza stradale, del trasporto e del lavoro».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino