Mercedes e Racing Point bocciano l'idea della gara sprint valevole per la qualifica

Stroll e Wolff che hanno bocciato la gara sprint del sabato
L'idea era decisamente interessante, da studiare e verificare. Per una volta la F1 poteva provare qualcosa di inedito approfittando della stranezza di questa stagione: una...

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L'idea era decisamente interessante, da studiare e verificare. Per una volta la F1 poteva provare qualcosa di inedito approfittando della stranezza di questa stagione: una gara sprint il sabato pomeriggio per determinare lo schieramento di partenza del Gran Premio della domenica. Liberty Media aveva pensato di farla disputare nel secondo appuntamento stagionale previsto il weekend del 12 luglio nuovamente sul circuito di Spielberg, che aprirà il campionato 2020 il fine settimana del 5 luglio. La griglia di partenza della corsa sprint sarebbe stata dettata dalla classifica iridata disegnata dal primo appuntamento e, per chi non avesse preso punti, dalle posizioni ottenute nel Gran Premio. Avremmo così visto nelle prime file monoposto come la Williams o l'Alfa Romeo e nelle ultime file Mercedes, Red Bull e Ferrari. Un esperimento che poteva essere certamente interessante e che aveva convinto tutti, o quasi. Già, perché questa volta, dopo l'unanimità riscontrata per le regole tecniche e il budget cap, la F1 si è divisa.


A dire no alla gara sprint sono state Mercedes e Racing Point, a conferma che la squadra di Lawrence Stroll è sempre più alleata al team diretto da Toto Wolff non solo dal punto di vista tecnico, ma anche politico. La Williams, nonostante utilizzi motori Mercedes, era favorevole ed è comprensibile: si sarebbe ritrovata nelle prime file offrendo visibilità agli sponsor che scarseggiano. Incassata questa piccola sconfitta, il presidente di Liberty Media, Chase Carey, ha commentato: Continueremo a valutare nuove idee. La F1 è un grande sport con grande storia, grandi eroi, piloti di incredibile talento. Vogliamo essere rispettosi di tutto ciò, ma non significa che non studieremo come sia possibile fare qualche modifica". L'obiettivo della gara di qualifica era di evitare il rischio di GP in fotocopia sulla stessa pista (la corsa sprint sarebbe stata provata anche nel doppio appuntamento di Silverstone), e di sfruttare il particolare contesto di questa stagione 2020 per sperimentare qualcosa di inedito. Il manager americano ha però assicurato che qualsiasi cambiamento non sarebbe "un artificio". Parola da interpretare come qualcosa che metterebbe in secondo piano l'equità sportiva in nome dello spettacolo a tutti i costi, pur se forzato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino