Mini alla Dakar 2018 punta al successo con 7 equipaggi e due auto diverse (All4 e Buggy)

La nuovissima Mini John Cooper Works Buggy
PARIGI – Mini vuole tornare a vincere la Dakar nell'edizione dei 40 anni, la decima che si corre in Sud America. Il 6 gennaio a Lima partiranno addirittura sette...

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PARIGI – Mini vuole tornare a vincere la Dakar nell'edizione dei 40 anni, la decima che si corre in Sud America. Il 6 gennaio a Lima partiranno addirittura sette equipaggi ufficiali con due auto diverse. Le Mini da corsa sono la nuovissima John Cooper Works Buggy a trazione posteriore e la “navigata” John Cooper Works Rally All4, cioè a quattro ruote motrici.

 

Il marchio britannico della galassia Bmw ha sviluppato il nuovo modello in sette mesi e mezzo e rivisitato quello con il quale aveva già preso parte all'edizione 2017 sfruttando le modifiche al regolamento. Fra le due vetture ci sono 150 chilogrammi di peso di differenza: 1.700 kg per la Buggy che ha un passo di 3,1 metri e 1.850 per la Rally (2,9 metri). La Buggy è più bassa della sorella (1.935 contro 2.000 millimetri) ed ha un'aerodinamica più spinta messa a punto assieme ai designer del brand. La nuova Mini da rally è esteticamente meno Mini: «Per essere davanti dovevamo presentare un modello come questo», ha concesso Sebastian Mackensen, capo del marchio.

Sotto il cofano entrambe le auto montano lo stesso motore sei cilindri da 3.0 litri da 340 cavalli e 800 Nm di coppia col nuovo sistema di sovralimentazione TwinPower di derivazione Bmw. La velocità massima arriva a 190 km/h sulla Buggy (che monta freni Brembo) ed a 184 km/h sulla Rally. A proposito della nuova auto, Sven Quandt, numero uno della scuderia X-raid, ha spiegato che «è stato finora il progetto più grande nella storia della nostra azienda e ci siamo impegnati moltissimo nel suo sviluppo». La Rally è stata alleggerita e vanta, tra le altre cose, una maggior escursione delle sospensioni (3 centimetri).


Le tre auto di nuova concezione saranno affidate al finlandese Mikko Hirvonen, allo statunitense Bryce Menzies, che doveva debuttare lo scorso anno ma era stato costretto alla rinuncia a causa del mancato recupero in seguito ad un infortunio, ed al saudita Yazeed Ali-Rajhi. Lo spagnolo Nani Roma, rientrato in Mini dopo una partecipazione alla Dakar con Toyota, ha contribuito allo sviluppo dell'auto, ma ha deciso di correre con la “vecchia” Rally. Oltre a lui, lo stesso modello sarà guidato anche dall'argentino Orlando Terranova, dal polacco Jakub Przygonski e dal cileno Boris Garafulic. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino