FRANCOFORTE Dopo la Countryman ibrida plug-in, il processo di elettrificazione della gamma Mini ha vissuto al Salone di Francoforte un’altra tappa fondamentale, con il...
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Un’evoluzione della specie che ha indotto la nuova arrivata – la cui produzione in serie nella fabbrica di Oxford partirà a novembre, per un avvio della commercializzazione a febbraio 2020 – a fornire un’ampia dimostrazione delle sue capacità ancor prima del debutto ufficiale, raggiungendo lo stand di Francoforte con partenza da Monaco di Baviera, quartier generale del gruppo Bmw. Esattamente 400 chilometri percorsi in assoluta tranquillità dalla responsabile del progetto Elena Eder, con un’unica sosta a una colonnina di ricarica autostradale – individuata e suggerita dal sistema di infotainment di bordo – che ha provato come i valori di autonomia indicati dal costruttore (tra i 235 e i 270 km) non siano lontani dalla realtà.
Anche il tempo richiesto dall’operazione – 35 minuti per ricostituire l’80% dell’energia – coincide più o meno con la durata di una pausa ristoratrice in corso di viaggio. Durante il tragitto, per non esagerare con i consumi, la guidatrice non ha mai raggiunto la velocità massima di 150 km all’ora, ma non si è negata la soddisfazione di mettere alla frusta i 184 cv erogati dal motore elettrico con un paio di coraggiosi sorpassi. Merito di un progetto molto attento alla versatilità, che trova espressione nella possibilità di effettuare la ricarica a una Mini Wallbox o a una colonnina pubblica da 11 kW. In tal caso, servono 2,5 ore per recuperare l’80% dell’energia e un’ora in più per fare il pieno.
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Il Mattino