ROMA - Avviato a soluzione il problema delle integrazioni al testo di riforma del Codice della nautica. Una vicenda complessa, che alla vigilia del Salone di Genova aveva...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Delrio ha infatti dichiarato di aver accolto le indicazioni di Ucina/Confindustria nautica e di aver messo mano al provvedimento affinché vengano conseguiti obiettivi di semplificazione amministrativa. «In un’ottica di perfezionamento del testo - ha dichiarato - abbiamo lavorato in questi giorni per recepire alcune semplificazioni e alcune ulteriori istanze segnalateci, soprattutto per quanto riguarda i documenti di bordo, i superyacht, il domicilio del proprietario residente all’estero».
In merito alla questione più importante, e cioè la clamorosa “dimenticanza” dell’introduzione del Registro telematico delle imbarcazioni (il cosiddetto PRA del mare) il ministro ha assicurato che “si procederà in questo senso” e che nel Codice «sarà previsto un richiamo sia al Registro sia allo Sted, lo sportello Telematico del Diportista».
«Abbiamo continuato a lavorare su diversi argomenti e grazie ai suggerimenti che arriveranno anche dal Parlamento, il governo si dichiara fin d’ora molto disponibile ad accogliere le integrazioni tese a migliorare il Codice» ha aggiunto ancora il responsabile del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. «Siamo vicini alla meta – ha concluso – pronti a varare un provvedimento necessario a un settore che sta finalmente conoscendo una importante ripresa, documentata dal grande successo del Salone nautico di Genova che sono andato personalmente ad inaugurare».
In un comunicato diffuso in serata, Ucina ha espresso “grande soddisfazione per le parole del ministro”, e la presidente Carla Demaria ha dichiarato: «Ringrazio il governo e il Parlamento per quanto stanno facendo per accogliere le nostre richieste. In questi giorni abbiamo continuato a confrontarci con tutte le istituzioni, con le commissioni competenti e non ultimo con l’ufficio legislativo del ministro. Finalmente vediamo giungere a conclusione un lavoro che ci ha impegnato negli ultimi due anni». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino