ROMA – Un'altra disdetta. Tamponata la “falla” di San Paolo, il Ceo della Formula E Alejandro Agag dovrà cercare di chiudere la voragine canadese....
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Ancora una volta il giovane campionato mondiale a zero emissioni si trova a dover fare i conti con una rinuncia. Era accaduto con Mosca e Bruxelles, prima delle defezioni di quest'anno, quello che sembrava aver ormai consacrato la Formula E nel firmamento planetario del motorsport. La neo eletta sindaca Valerie Plante ha deciso di non confermare gli impegni presi dal suo predecessore. Come nella stagione appena conclusa, anche in quella cominciata ad inizio dicembre ad Hong Kong, Montreal avrebbe dovuto ospitare le ultime due tappe (28 e 29 luglio).
Rispetto alla prova brasiliana, che dovrebbe “solo” slittare di un anno, la rinuncia a quelle canadesi rischia di condurre all'apertura di un contenzioso legale. La Formula E ha fatto sapere che del caso si occuperà un avvocato. Anche perché la società locale di “appoggio” non avrebbe ancora versato l'equivalente dei poco più dei 4 milioni di euro concordati. Per la nuova prima cittadina l'impegno economico non è sostenibile dalla municipalità. Di qui la decisione di cancellare l'evento.
Agag è di fronte ad un'impresa quasi titanica: all'appuntamento mancano meno di otto mesi e la macchina organizzativa, soprattutto perché si corre in circuiti cittadini, è complessa. Diverse località avevano manifestato interesse ad ospitare uno degli eventi in programma. Ma adesso si tratta di trovarne una in grado di “attrezzarsi” in tempi rapidi e, soprattutto, nelle stesse date. L'eventuale cancellazione dei due ePrix ridurrebbe a 12 le prove iridate ed assegnerebbe a New York la più strategica valenza di ultima location. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino