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NAPOLI - Conoscere e diffondere l’elettrico per costruire una mobilità sostenibile, a zero emissioni. E’ questo l’obiettivo di Bluexperience, evento fieristico organizzato dalla società Action Events in programma a Napoli a fine estate (dal 10 al 12 settembre). Con quattro mesi d’anticipo è già in atto un’autentica mobilitazione, con il coinvolgimento di enti pubblici e privati: dopo l’adesione già assicurata da ANFIA e Legambiente, ha infatti dato conferma della propria partecipazione anche Motus-E, prima associazione in Italia costituita da operatori industriali, filiera automotive, mondo accademico e movimenti di opinione.
Un’adesione decisamente qualificante: basti ricordare, in proposito, che nel consiglio direttivo di Motus-E figurano i massimi dirigenti di aziende come Enel X e Volkswagen, oltre a numerose aziende di calibro internazionale, tutte convinte della necessità di espandere, soprattutto nel Centrosud, la conoscenza e la necessità del cambiamento verso la riduzione delle emissioni nocive e la conversione all’ecosostenibilità grazie all’elettrico.
“La crescita dei veicoli alimentati a batteria in Italia – ha dichiarato all’indomani dell’adesione il segretario generale di Motus-E Dino Marcozzi - continua senza sosta malgrado i rallentamenti imposti dalla pandemia all’intero settore dell’automotive.
“Iniziative come Bluexperience – ha detto ancora il segretario generale di Motus-E - permettono di sensibilizzare stakeholder locali ed anche i cittadini per comprendere le potenzialità e i vantaggi della mobilità elettrica e di quanto ce ne sia bisogno in tutto il Paese, da Nord a Sud. La mobilità elettrica – ha concluso - è il futuro, ma soprattutto il presente per un Paese che deve raggiungere una mobilità finalmente a zero emissioni”.
L’evento in programma in programma a settembre alla Mostra d’Oltremare di Napoli dedicherà tre padiglioni all’automotive, alla mobilità leggera e all’aftermarket, ma sarà anche l’occasione per importanti convegni dedicati ad aziende e pubblico, a cura del comitato scientifico presieduto dal professore Armando Cartenì. Nel programma sono coinvolti, tra l’altro, prestigiosi atenei napoletani come Federico II e Luigi Vanvitelli, l’Università di Salerno e quella del Sannio.
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Il Mattino