Napoli rivive l’atmosfera del Gran Premio con la rievocazione del Classic Car Club

Una sfilata di auto storiche
NAPOLI - Raduno di auto storiche, esposizione al pubblico e prova di abilità a tempo determinato: seguendo un copione ormai consolidato, il Classic Car Club Napoli, uno dei...

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NAPOLI - Raduno di auto storiche, esposizione al pubblico e prova di abilità a tempo determinato: seguendo un copione ormai consolidato, il Classic Car Club Napoli, uno dei più attivi tra i federati dell’ASI (Automotoclub Storico Italiano) ha organizzato il primo maggio, per il ventesimo anno consecutivo, una manifestazione dedicata all’heritage con il proposito di salvaguardare la memoria di un evento motoristico di grande prestigio: il Gran Premio Napoli di Formula 1, che si svolse tra gli anni 30 e i 60 su un circuito cittadino di 4,1 km (poi ridotti a 2,5) ricavato sulle strade della collina di Posillipo.


A dire il vero, la kermesse allestita sulle strade del Gran Premio che fu è aperta non solo alle vetture risalenti agli anni della corsa, ma anche ad auto di più recente produzione. Fatta eccezione per una indimenticabile edizione del lontano 1982, impreziosita dalla presenza di autentici miti dell’automobilismo come Manuel Fangio, Gigi Villoresi, Maria Teresa de Filippis, Emanuel De Graffenrield, l’evento rievocativo del Gran Premio napoletano si è accontentato, di mettere insieme un centinaio di belle auto e numerosi appassionati, ma non gli esemplari che hanno effettivamente partecipato al Gran Premio degli anni ruggenti, né tantomeno piloti, tutti o quasi ormai scomparsi.

Sul filo della nostalgia si sono ritrovati comunque lungo il Viale Virgiliano, ovvero su quello che fu il rettilineo dei box, un centinaio di pezzi da museo tirati fuori dai garage di appassionati collezionisti, prevalentemente napoletani. C'è stato il meglio del made in Italy prodotto tra gli anni 20 e gli anni 90, con numerose Ferrari in primo piano. Ma non sono mancati anche esemplari di Alfa Romeo e Maserati.

Il ruolo di apripista è stato assegnato a una vetusta Lancia Artena del 1934 (l’anno del primo Gran Premio Napoli, all’epoca denominato Coppa Principessa di Piemonte, in onore di Maria Josè, consorte del Principe Umberto di Savoia). Il glorioso marchio torinese è stato rappresentato anche da altri esemplari di produzione più recente, come Aurelia, Appia, Flavia, Fulvia. Non sono mancati numerosi esemplari della Fiat, mentre imponente è stat la presenza del made in England, con MG, Triumph e Jaguar in prima fila. Di rilievo è stato anche lo schieramento del Porsche Club Campania, così come alcune rarità francesi e americane.

Il programma prevedeva il ritrovo e la partenza delle auto storiche e degli equipaggi da Viale Virgiliano, che per l’occasione è stato chiuso al traffico veicolare, trasformandosi in una sorta di palcoscenico rombante aperto al pubblico. Successivamente si sono svolte la prova di abilità a tempo determinato, valida per il campionato sociale del Classic Car Club; poi gli equipaggi si sono trasferiti a Villa Imperiale, nella vicina Via Marechiaro, per la cerimonia di premiazione e la pubblicazione delle classifiche riservate alle auto delle categorie Classic, Post Classic, Modern, Post Modern e Ferrari.

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Il Mattino