ROMA - Era nell'ovetto, ma l'airbag anteriore non era disattivato. Così è morto domenica a Pisa un neonato di 2 mesi, a seguito di un incidente che ha...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il modo migliore per minimizzare le conseguenze di un incidente è affidarsi alla struttura della vettura, progettata per assorbire gli urti e trasmettere la minor quantità di energia possibile agli occupanti. Per fare questo, occorre utilizzare le cinture di sicurezza, nel caso specifico dei bambini, insieme ai seggiolini. La materia è regolata dall'articolo 172 del Codice della Strada. La norma prevede che tutti i bambini di statura inferiore a 1,50 metri siano assicurati al sedile attraverso sistemi di ritenuta (leggasi seggiolini) adeguati al peso e che hanno ricevuto l'omologazione. Le diciture che la attestano sono R44/03 o R44/04 e fanno riferimento ai regolamenti della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE). I seggiolini sono ripartiti in 5 gruppi in base al peso: 0 (fino a 10 kg e 12 mesi) noto comunemente come navicella e che va ancorata di traverso sul sedile posteriore, 0+ (fino a 13 kg e 18 mesi), 1 (9-18 kg da 9 mesi a 4 anni), 2 (15-25 kg, 3-6 anni) e 3 (22-36 kg, 5-12 anni). Quelli del gruppo 0+, comunemente noti come ovetto, devono essere posizionati contromarcia sul sedile posteriore o su quello anteriore. In quest'ultimo caso però l'airbag, tarato per la corporatura degli individui adulti, deve essere disattivato. Per farlo, sul lato destro della plancia o all'interno del cassetto portaoggetti, c'è una chiavetta incorporata oppure una serratura utilizzando la stessa chiave dell'auto. La disattivazione è segnalata da un'apposita spia sul cruscotto. Va da sé, che la collocazione più protettiva è sui sedili posteriori, preferibilmente sul lato destro, e utilizzando i ganci ISOFIX: assicurano l'ancoraggio più solido e, in caso di incidente, limitano i movimenti della testa e, allo stesso tempo, evitano che la massa del seggiolino schiacci il corpo del bambino verso la cintura. È buona norma inserire la sicura che impedisce l'apertura delle portiere posteriori dall'interno, ancora meglio quella che inibisce anche l'azionamento dei finestrini.
Per i bambini con statura di almeno 125 cm è possibile utilizzare un sistema di ritenuta non integrale cioè senza schienale. È inoltre da poco in vigore la legge che, dopo il verificarsi di alcuni tristi fatti di cronaca, obbliga l'utilizzo di dispositivi antiabbandono se si trasporta un bambino di età inferiore a 4 anni.
Secondo l'EuroNCAP, il consorzio europeo che valuta la sicurezza delle automobili, anche con una votazione specifica per i bambini dal 1997, sono oltre mille quelli che perdono la vita sulle strade ogni anno, quasi la metà come passeggeri. Secondo l'Asaps, nel 2019 in Italia sono stati 40 i bambini (0-13 anni) vittime di incidenti, con un calo del 18% rispetto al 2018, e la fascia più colpita è proprio quella da 0 a 5 anni (21 vittime). Il 60% erano passeggeri e si ritiene che la causa maggiore sia l'ancoraggio non corretto o addirittura assente. Per questo la conclusione di Giordano Biserni è: «Ogni volta che un bambino perde la vita sulla strada afferma il presidente dell'Asaps il colpevole è sempre un adulto». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino