Nissan: previsto aumento capacità produttiva in Cina. Crescita grazie a joint ventures e lancio di nuovi modelli

Il simbolo Nissan
YOKOHAMA - La Nissan intende aumentare la propria capacità produttiva in Cina a partire dal 2021, in scia ai segnali di ripresa dopo la pandemia del coronavirus nel...

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YOKOHAMA - La Nissan intende aumentare la propria capacità produttiva in Cina a partire dal 2021, in scia ai segnali di ripresa dopo la pandemia del coronavirus nel principale mercato mondiale della quattro ruote. Lo anticipa l'agenzia Kyodo che cita fonti interne alla casa auto giapponese, spiegando che l'output nel Paese vicino vedrà un incremento grazie a delle joint venture con la Dongfeng Motor Corp, situata proprio a Wuhan - l'epicentro del Covid-19 - nella provincia dell'Hubei, e a Changzhou, all'interno della provincia di Jiangsu.

Oltre all'espansione della base produttiva, dagli attuali quattro ai sei stabilimenti, Nissan punta ad espandere il numero di modelli presenti sul mercato cinese, grazie all'introduzione del Suv elettrico 'Ariya' con guida autonoma. Dal 2021 al 2025, rivela la casa nipponica, saranno almeno nove i nuovi modelli immessi sul mercato cinese.
Per l'anno fiscale in corso Nissan stima una perdita netta di 670 miliardi di yen, l'equivalente di 5,5 miliardi di euro. In base a quanto indicato nell'ultimo piano industriale di maggio, il costruttore intende concentrare le proprie risorse in Cina, Giappone e negli Stati Uniti, e ridurre la propria presenza nel Sudest asiatico e in Europa. In quest'ottica rientrano i recenti annunci delle chiusure degli impianti in Indonesia e a Barcellona, in Spagna. 

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Il Mattino