Omologazione auto, ecco le nuove regole UE. Severi controlli anche dei “controllori”, multe fino a 30mila euro a veicolo

Un veicolo in fase di test delle emissioni
ROMA - Dal primo settembre è scattata la normativa “anti dieselgate” messa a punto dalla Unione Europea per rendere significativamente più severi i...

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ROMA - Dal primo settembre è scattata la normativa “anti dieselgate” messa a punto dalla Unione Europea per rendere significativamente più severi i controlli in fase di omologazione del nuovi modelli di auto. E, soprattutto, per poter effettuare controlli a campione anche nella successiva vita produttiva del veicolo, in modo da avere la garanzia della 'conformità' dei mezzi in circolazione. La Commissione avrà infatti il potere di imporre ai singoli Paesi i test delle auto già omologate per verificare che esse rispondano ai parametri e ai valori registrati in fase di rilascio della prima certificazione. E proprio per funzionare da deterrente nei confronti delle Case che volessero ancora ricorrere a software “nascosti” la Ue ha fissato sanzioni che possono arrivare a 30mila euro per ogni auto venduta valutata irregolare.


Secondo la Commissione, saranno tre le aree su cui si concentreranno i controlli. Oltre a quelli a campione (almeno 1 vettura ogni 40.000) la Commissione europea potrà anche controllare gli organismi di verifica e di approvazione dei singoli Stati e avviare campagne di richiamo a livello dell'Ue. E imporre anche sanzioni se un Paese dell'Unione non dovesse intraprendere azioni contro i produttori in caso di comprovata violazione delle regole. Poiché è previsto che la Commissione possa eseguire controlli in proprio, sono in fase di completamento due laboratori gestiti direttamente, che hanno comportato - si legge su Automotive News Europe - un investimento di 7 milioni di euro.


Come detto le norme sono una parte di quelle proposte nel 2016, a seguito dello scandalo "dieselgate". Prevedono misure per una maggiore indipendenza dei test in fase di omologazione dei veicoli e controlli su emissioni e sicurezza anche su quelli già sul mercato, con l'obbligo per i paesi membri di realizzare almeno una verifica ogni 40mila nuove immatricolazioni. Anche la Commissione europea potrà effettuare direttamente controlli di conformità con la capacità di imporre sanzioni ai produttori non conformi fino a 30mila euro per veicolo. Fino ad oggi, questa prerogativa era riservata alle autorità nazionali che omologavano l'auto.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino