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Sull’elettrificazione Opel ha intenzione di tenere il passo dei primi, sia nel mercato che all’interno dello stesso gruppo Stellantis. Il marchio di Rüsselsheim ha annunciato di voler diventare un brand 100% elettrico dal 2028, ovvero con due anni di anticipo rispetto a quanto stabilito da Carlos Tavares per l’intero gruppo Stellantis, che punta a vendere solamente vetture a zero emissioni in Europa per il 2030. Stando alla tabella di marcia, quindi, Opel diventerebbe uno dei primi costruttori generalisti a dire addio ai motori a benzina, dopo Fiat (per cui si parla del 2027). Renault, Ford, Peugeot e Citroën, infatti, puntano a fare il grande salto nel 2030, Hyundai nel 2035, mentre Volkswagen non ha ancora comunicato ufficialmente una data per lo stop ai motori endotermici in Europa.
Nel medio periodo il primo orizzonte da raggiungere per Opel è il 2024, quando la Casa prevede di avere in vendita almeno una versione a batteria (ibrida o 100% elettrica) di ciascun modello. Un traguardo che è più vicino di quanto si pensi, considerando che oggi il brand tedesco è già ben posizionato sul fronte dell’elettrificazione, con un’offerta composta da 12 auto a batteria di svariate tipologie e segmenti, compresa la gamma di veicoli commerciali (interamente disponibile a zero emissioni).
Si spazia dal quadriciclo leggero Opel Rocks-e - la sorella gemella della Citroën Ami, pensata per i giovani (è guidabile da 14 anni) e per la micromobilità urbana – alla Zafira-e Life, multispazio elettrica in grado di ospitare fino a 9 persone, passando dall’immancabile Astra.
Listino alla mano, per elettrificare l’intera gamma Opel mancano all’appello solo la Crossland e la Insignia, che sfruttano piattaforme di vecchia generazione (la Insignia è un’eredità della precedente gestione GM). Ma a breve anche questi modelli - o meglio, quelli che li sostituiranno - diventeranno 100% a zero emissioni, come dichiarato dalla Casa, che ha anche annunciato il ritorno del nome Manta a partire dal 2025, probabilmente per un suv-coupé elettrico.
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