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La nuova strategia Mercedes finalizzata a puntare con decisione alla fascia più alta del mercato automobilistico, considerata la meno esposta all’offensiva dei nuovi e aggressivi player che stanno ridisegnando gli equilibri del settore, non poteva dimenticare i “piani bassi” di una gamma che quanto ad ampiezza e articolazione teme pochi confronti.
Non deve quindi stupire che anche la Classe A, il modello d’accesso al mondo della Stella, abbia approfittato del recente restyling per vestire i panni – stilistici e tecnologici – che ne fanno la bandiera del concetto che a Stoccarda viene definito «Entry luxury» e che trova espressione nella cura dei dettagli, nella scelta dei materiali e nella filosofia progettuale orientata a interpretare e soddisfare le esigenze dei clienti, semplificandone la vita a bordo con soluzioni evolute come l’ultima generazione del sistema Mbux, l’assistente digitale sempre più versatile e sofisticato che ha portato a un nuovo livello il dialogo tra l’uomo e la macchina e che rappresenta un autentico vanto del know-how tecnologico Mercedes.
Lo stile rinnovato regala una sensazione di forza e dinamismo che trova espressione soprattutto nel frontale, caratterizzato dal cofano inclinato in avanti e dal nuovo disegno della griglia che conferiscono all’insieme un’aggressività non a caso definita “a naso di tigre”, ben assecondata dal doppio rigonfiamento del cofano stesso e dai fari piatti che in opzione possono essere Led. A completare la sensazione di una spiccata vocazione sportiva contribuiscono anche i cerchi in lega le cui dimensioni possono arrivare a 19 pollici.
Disponibile sia come hatchback a due volumi e cinque porte – di gran lunga la preferita dalla clientela italiana – sia come berlina a tre volumi e quattro porte, la nuova Classe A evidenzia i segni del cambiamento anche all’interno, dove spiccano i due schermi indipendenti, ma inseriti in un’unica cornice: quello dell’infotainment da 10,25 pollici posizionato al centro della plancia, anch’essa ridisegnata, e il quadro strumenti da 7 pollici di serie, ma sostituibile in opzione con uno schermo che eguaglia le dimensioni del “fratello maggiore”.
Da notare che nell’ambito delle possibili personalizzazioni, campo che proprio tra i clienti delle vetture di alta gamma acquisisce una rilevanza del tutto particolare, le grafiche dei display di bordo possono essere modificate secondo i gusti del proprietario – o in base allo stato d’animo del momento – scegliendo fra tre stili di visualizzazione completamente nuovi (Classic che offre al conducente tutte le informazioni più importanti, Sporty con il contagiri dinamico e Discreet che “asciuga” le informazioni limitandosi a quelle davvero essenziali) ai quali si aggiungono le modalità Navigazione, Assistenza e Servizio che racchiudono i diversi gruppi di funzioni disponibili e selezionabili tramite l’interfaccia Mbux.
Sempre a livello di connettività e di collegamento tra uomo e auto, rispetto alla versione di cui prende il posto la rinnovata Classe A dispone del sensore di impronte digitali al quale è affidato il riconoscimento del guidatore e la sua autorizzazione a mettersi al volante.
L’evoluzione tecnologica della piccola di famiglia non ha dimenticato ovviamente i sistemi di assistenza alla guida, tra i quali il mantenimento della corsia di marcia che ora è affidato al controllo attivo dello sterzo. Il tutto nell’ambito di una semplificazione dell’offerta di optional, concentrati in gruppi omogenei – per esempio, il pacchetto specchietti o il pacchetto parcheggio, di serie a partire dall’allestimento Progressive – capaci i rispondere a specifiche esigenze dei clienti senza costringerli ad aggirarsi nella lunga e spesso intricata caccia ai singoli accessori a richiesta.
Alla logica di razionalizzazione e riposizionamento verso l’alto dell’offerta non si sottraggono evidentemente le motorizzazioni, tutte a 4 cilindri, che sono state debitamente aggiornate e ora offrono una gamma e benzina interamente elettrificata, composta da quattro versioni mild hybrid con rete di bordo a 48 Volt, 1.3 da 136 e 163 cv e 2.0 con 199 e 224 cv e trazione integrale 4Matic. Tre invece le unità spinte dal turbodiesel 2.0 proposto nelle declinazioni di potenza di 116, 150 e 190 cv. Al vertice dalla famiglia si colloca la versione ibrida plug-in A250 e che, abbinando il motore 1.3 da 163 cv a un’unità elettrica da 109 cv e a una batteria da 15,6 kWh, crea un sistema con 218 cv e 450 Nm di coppia massima che spinge la hatchback fino alla velocità massima di 225 km orari, promettendo nel ciclo Wltp un’autonomia in modalità totalmente elettrica compresa tra 70 e 81 km.
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