CITTÀ DEL CAPO - Porsche Panamera si fa in due, alla versione “corta” aggiunge 15 centimetri per allungare il passo e si trasforma nella variante Executive. Un...
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Il Capo di Buona Speranza in Sudafrica - dove l’oceano Atlantico e quello Indiano, uniscono le loro acque - è stata la cornice ideale per un test del modello che miscela perfettamente l’anima corsaiola e performante della Panamera con le doti di abitabilità, confort ed equipaggiamento di una comoda berlina di rappresentanza. Le strade della Regione sudafricana del Capo - ben disegnate e ben mantenute, con tratti veloci che si alternano a tratti tortuosi - sono state dunque il perfetto terreno su cui mettere alla prova due delle varianti più significative della gamma Porsche Panamera “allungata”, la 4 E-Hybrid Executive da 462 cv e Turbo Executive da 550 cv. La prima, va subito detto, non punta solo a stupire con un consumo omologato nel nuovo ciclo di guida europeo (NEDC) di soli 2,5 litri ogni 100 km ed emissioni di CO2 contenute in 56 g/km, ma mostra in tutte le situazioni in cui è possibile spingere a fondo sull’acceleratore di discendere direttamente, dal punto di vista del sistema di propulsione, dalla supersportiva 918 Spyder, con prestazioni assolute che sono paragonabili a quelle della 911 Turbo.
La Panamera 4 E-Hybrid Executive offre, dalla combinazione del V6 biturbo 2.9 da 300 cv e dell’unità elettrica da da 100 kW (136 cv) non solo una potenza massima di sistema di 462 cv, ma una coppia - disponibile da fermo - di 700 Nm. I valori dichiarati dalla Casa, e soprattutto l’incredibile “spinta” che schiaccia guidatore e passeggeri contro gli schienali delle quattro poltrone, non lasciano dubbi sul carattere forte di questa versione: si scatta da 0 a 100 in soli 4,7 secondi e i 200 si raggiungono in 17,4 secondi, mentre la velocità massima (in assenza di limiti) è di 278 km/h. Gli appassionati delle auto “dure e pure”, o meglio delle Porsche sovralimentate ad alte prestazioni hanno comunque a disposizione la Panamera Turbo Executive, che sotto al cofano nasconde un poderoso V8 Biturbo 4.0 da 550 cv. In questo caso è meglio non parlare di consumo omologato (9,5 litri ogni 100 km) o di emissioni di CO2 (217 g/km), ma il tempo di 3,7 secondi per scattare - in Sport Plus - da 0 a 100 e di 13,1 secondi per arrivare a 200 sono la garanzia di un comportamento dinamico esaltante, anche sulle strade più “guidate”.
In entrambe le Panamera provate in Sudafrica la trazione integrale PTM controllata elettronicamente è garanzia di una perfetta motricità su ogni tipo di fondo, nonostante i valori di coppia davvero elevati (700 Nm per la ibrida, 770 per la Turbo). Il tutto è perfettamente integrato con il cambio PDK a 8 rapporti e con le sospensioni pneumatiche adattive con ammortizzatori regolabili PASM, che sono gestibili attraverso il famoso “manettino” sul volante. Tramite il selettore Mode e il Porsche Communication Management si attivano le diverse modalità di marcia, tra cui quelle Sport e Sport Plus, a cui si aggiungo nella Panamera 4 E-Hybrid Esecutiva quelle specifiche E-Power, Hybrid Auto, E-Hold e E-Charge. Nello specifico la gran turismo “elettrificata” - che parte sempre da fermo in modalità elettrica - può viaggiare come EV per 50 km alla velocità massima di 140 all’ora e si ricarica in 3,6 ore.
Un cenno, infine, alla esperienza di viaggio come passeggeri sui sedili posteriori: l’aumento del passo lascia ora una grande libertà di movimento delle gambe e la qualità della vita a bordo beneficia anche della presenza di serie dei sedili comfort elettrici con poggiatesta, del tetto panoramico e di molte altre “raffinatezze” da limousine. Prezzi a partire da 119.208 euro per la Panamera 4 E-Hybrid Executive e da 172.140 per la Turbo Executive. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino