ROMA - Nel primo semestre del 2020 gli italiani hanno speso 397,4 milioni di euro per far revisionare le loro auto presso le officine private autorizzate. Rispetto ai primi sei...
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Il calo del numero delle revisioni eseguite è dovuto alla pandemia e in particolare alla limitazione degli spostamenti non necessari per il contenimento del virus nel periodo più acuto dell'emergenza (marzo-aprile), limitazione che ha portato quindi all'impossibilità per molti automobilisti di portare i mezzi alla revisione in tempo. Con il Decreto 'Cura Italia' dello scorso marzo è stata concessa una proroga al 31 ottobre 2020 del termine ultimo di scadenza delle revisioni previste fino al 31 luglio. Ora, con il DL Semplificazioni, gli autoveicoli le cui scadenze erano fissate al 31 luglio 2020 vengono rinviate in scaglioni fino a febbraio 2021. In particolare, le revisioni scadute al 31 luglio dovranno essere eseguite entro il 31 ottobre, quelle che scadranno il 30 settembre andranno effettuate entro il 31 dicembre 2020, mentre per le revisioni in scadenza al 31 dicembre la scadenza è fissata al 28 febbraio 2021. L'obiettivo di questa divisione in scaglioni è ovviamente quello di evitare l'accumulo in un unico periodo nei centri di revisione abilitati di tutte le pratiche rinviate nei mesi precedenti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino