Romain Dumas, lo stachanov del volante: dalla Dakar a Montecarlo senza tirare il fiato

La Porsche 911 GT3 RS di Romain Dumas
MONTECARLO – Una vita al volante. Romain Dumas non è l'unico pilota che sembra non riuscire a lasciare il volante troppo a lungo. All'85° Rallye di...

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MONTECARLO – Una vita al volante. Romain Dumas non è l'unico pilota che sembra non riuscire a lasciare il volante troppo a lungo. All'85° Rallye di Montecarlo, il 37enne di nazionalità francese ma residente in Svizzera ci è arrivato con alle spalle le due durissime settimane della Dakar. A Buenos Aires ha tagliato il traguardo in ottava posizione, pur essendo partito con la quinta Peugeot 3008 DKR “ufficiale” ma finendo col piazzare la quarta vettura francese nella Top 10.


Nella prova inaugurale del WRC, il campione del mondo in carica del FIA World Rally Championship era al volante di una Porsche 997 GT3 RS 4.0 RGT assieme al connazionale Gilles De Turckheim. Nella graduatoria assoluta compare al 26esimo posto, ma la sua partenza non era stata delle migliori visto che al termine della prima giornata, quella in notturna (un solo stage realmente disputato), era addirittura 69esimo.

Lo stachanov delle gare si è concesso il lusso di aggiudicarsi la prova riservata alle vetture GT3, che erano quattro. Le altre tre erano le debuttanti Abarth 124 Rally, due delle quali non sono riuscite ad arrivare in fondo. Una era affidata al francese François Delecour e l'altra all'italiano Fabio Andolfi, sostenuto anche dall'Aci con il suo programma sui giovani. Il pilota ligure è stato fermato dallo stesso albero contro il quale aveva già sbattuto Juho Hänninen (Toyota). L'unica auto dello Scorpione ad arrivare in fondo è stata quella di Gabriele Noberasco, navigato da Daniele Michi, 45esima.

Con 8 vittorie nella gare di un giorno con Porsche, Dumas lascia il WEC senza rimpianti e può coltivare la sua passione per la guida dopo aver vinto nello stesso anno, il 2016, sia la 24 Ore di Le Mans sia il titolo iridato di endurance. Oltre al rally si cimenta anche nella gara in salita di Pikes Peak. «Sono sempre stato aperto a nuove sfide», aveva dichiarato il giorno dell'annuncio della fine della carriera come pilota in pista con Porsche, costruttore con il quale è comunque ancora sotto contratto. Con la terza partecipazione alla Dakar e la nuova presenza al Rally di Montecarlo lo ha confermato.

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Il Mattino