Il 29 dicembre 2013, sei anni fa oggi, la vita di Michael Schumacher cambiò per sempre dopo il tragico incidente sugli sci a Meribel, sulle Alpi francesi, che gli...
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Gina Schumacher omaggia papà Michael: il freestyle è in stile Formula Uno
Da allora, sul sette volte iridato di Formula 1 è sceso il silenzio, circondato dall'affetto dei suoi cari, la moglie Corinna in primis, e di uno staff medico che lo segue passo passo. Da quel poco che si è saputo in questi anni, sono circa dieci gli esperti di riabilitazione, tra fisioterapisti, infermieri e accompagnatori, che aiutano la famiglia Schumacher nell'assistere Michael. «Niente è rimasto intentato per velocizzare la guarigione di Schumacher», ha scritto la Bild, riportando, tra le altre cose, come gli venga fatto ascoltare il rombo del motore del suo vecchio bolide.
Dopo anni di silenzio e blackout, nel 2019 ci sono state però grandi novità: Schumi avrebbe visitato l'ospedale George Pompidou di Parigi in diverse occasioni e la scorsa estate sarebbe stato sottoposto a un trattamento sperimentale con cellule staminali. Secondo la testimonianza di un'infermiera riportata da 'Le Parisien', l'ex pilota sarebbe «cosciente» («Ma si che è nel mio reparto e posso assicurarti che è consapevole e cosciente», la frase anonima riportata dal quotidiano parigino).
Poi di nuovo il silenzio, salvo qualche breve parentesi aperta dalla moglie Corinna: «Potete stare certi che è nelle migliori mani possibili - ha detto in un'intervista a 'Shès Magazinè della Mercedes - e che stiamo facendo di tutto per aiutarlo.
Proprio oggi, intanto, è stata pubblicata una nuova pagina di social media intitolata «KeepFightingMichael», creata dal fan club della sua cittadina natale, Kerpen, vicino a Colonia. Il fan club utilizzerà l'hashtag #KeepFighting per aumentare l'interesse sui social media. L'omonima fondazione della famiglia Schumacher sta raccogliendo fondi per la ricerca sulle lesioni cerebrali e del midollo spinale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino