BARCELLONA – Nel 2016 Seat ha consegnato 410.200 vetture, ma per Luca de Meo, il manager italiano che dall'autunno del 2015 guida il costruttore spagnolo, contano altri numeri....
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Negli ultimi 4 anni i volumi della casa di Martorell sono lievitati del 28% e con Ateca, oltre che con le nuove Ibiza e Leon, gli obiettivi di vendita sono particolarmente elevati. Soprattutto perché all'inizio dell'estate verrà presentata anche Arona, il Suv compatto “fratello” minore di Ateca. Con l'inedito modello, Seat sarà in grado di coprire oltre il 70% del mercato.
E se il 2016 è andato bene, anche in Italia (+6,3%), il 2017 è cominciato ancora meglio. L'effetto Ateca è evidente, malgrado il rinvio della disponibilità dell'interessante versione a trazione anteriore equipaggiata con il TDI da 2.0 litri da 150 cavalli che verrà equipaggiato con l'SCR per rientrare nei limiti Euro 6. Seat ha appena consegnato alla storia del gruppo il miglior gennaio dal 2003. La crescita dei volumi è stata del 16,5% per un totale di 32.300 vetture immatricolate, il 5% delle quali in Belpaese.
Giampiergo Wyhinny, numero uno della casa catalana in Italia, ha buone ragioni per sorridere perché sono state targate 1.608 auto, un'impennata del 25,2% (solo la Spagna ha fatto meglio: +41,7%), vale a dire una crescita doppia rispetto al mercato (+13,8%). «Il 2017 è cominciato bene – ha spiegato il manager che continua a gareggiare in pista – L'influenza di Ateca si sta facendo sentire e siamo certi che gli ulteriori importanti debutti di quest'anno continueranno a supportarci nel processo di crescita che stiamo vivendo».
Il Mattino