VERONA – Una stagione in 40 giorni. Umberto Scandola, il 31enne pilota veronese, ha cominciato nel migliore dei modi la parte agonistica più importante dell'anno...
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Assieme al fedele navigatore ligure Guido D'Amore, Scandola sarà in gara con la Fabia R5 nella sesta tappa del World Rally Championship, classe WRC2. Il team ufficiale di Škoda Italia ha ufficializzato l'ampliamento del programma agonistico del 2016 con la prova sarda, 19 speciali spalmante su quattro gironi per un totale di 325 chilometri cronometrati. La scuderia nazionale ha deciso accettare la sfida con i team internazionali e di consentire al proprio equipaggio di misurarsi con i migliori specialisti del mondo. La casa madre corre sull'isola con Jan Kopecký-Pavel Dresler e Esapekka Lappi-Janne Ferm e schiera anche una Fabia Super 2000 di SA Motorsport affidata a Luca Hoelbling-Mauro Grassi
“Sono parecchi mesi che stiamo lavorando a questo progetto”, ha spiegato Scandola, già campione italiano nel 2013. “Voglio ringraziare per questa opportunità Škoda Italia e tutta la squadra. Non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura, consapevole delle difficoltà della sfida ma anche dell’ottimo team che mi segue ormai da anni”, ha aggiunto. A proposito del trittico di Adriatico, Sardegna e San Marino, ha osservato che si tratta di “tante prove speciali su terra con l’opportunità di fare bene e di alzare ulteriormente il livello mio, di Guido e di tutto il gruppo”.
Nel Rally organizzato dall'ACI, Scandola e D'Amore hanno Paolo Andreucci e Anna Andreussi come riferimento. Lo scorso giugno, Peugeot aveva “regalato” al fuoriclasse toscano la partecipazione alla prova mondiale per i suoi cinquant'anni. Una “sorpresa” ripagata da “Ucci” con l'ottavo posto assoluto, la seconda piazza nel WRC2 ed il successo nella classe R5.
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Il Mattino