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Debutta in Brasile la piattaforma «green» di Stellantis denominata bio-hybrid che abbina la propulsione ibrida (anche Phev) con motori a combustione di tipo Flex, alimentabili oltre che a benzina anche con alcol ricavato da colture e scarti agricoli e, più in generale, con biocarburanti. La base costruttiva che sarà adottata per i nuovi modelli progettati per il mercato Sudamericano permette l’assemblaggio oltre che di veicoli ibridi alimentabili con combustibili ecologici anche di mezzi elettrici puri. Per la sua presentazione è stato scelto il Polo Automotivo di Betim, in Brasile, dove la piattaforma bio-hybrid troverà le prime applicazioni. Per i modelli ibridi è stato preannunciato l’utilizzo di tre soluzioni.
La prima, ibrida leggera, prevede l’adozione di un motogeneratore elettrico alimentato da pile agli ioni di litio a 12 V in sostituzione del motorino di accensione e dell’alternatore.
In occasione della presentazione di questa nuova tecnologia, Antonio Filosa, presidente di Stellantis America del Sud, ha sottolineato: «Bio Hybrid fa parte del percorso tecnologico di mobilità accessibile e sostenibile adottato da Stellantis. Vogliamo valorizzare le virtù dell’etanolo, come combustibile rinnovabile, il cui ciclo produttivo assorbe la maggior parte delle sue emissioni, combinando la propulsione a base di biocarburanti con l’alimentazione elettrica. Si tratta di una tecnologia per la decarbonizzazione da mobilità che privilegia le caratteristiche e le risorse del Brasile, come l’etanolo e l’elettricità pulita».
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