ROMA - Addio Auris e bentornata Corolla. La Toyota ha infatti deciso di tornare all’antico o, meglio, al “normale” e di rinominare la propria compatta...
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Dodici anni di autarchia. Toyota decise di ribattezzare Auris la Corolla per l’Europa nel 2007 allineandosi nel suono agli altri suo modelli di punta (Yaris e Avensis) concepiti per il mercato europeo. Tutto lasciava pensare che anche la terza generazione della Auris mantenesse lo stesso nome visto che ha debuttato in occasione dello scorso Salone di Ginevra proprio con questa denominazione. Invece è arrivato il fulmine a ciel sereno che consegna il nome Auris alla storia e segna il ritorno del modello compatto venduto e prodotto in Europa (a Burnaston, nel Regno Unito) a pieno titolo all’interno della grande famiglia Corolla. Rispetto alla Auris, sarà più lunga di 40 mm, più bassa di 47 mm e più larga di 30 mm, dimensioni che le daranno un aspetto decisamente più dinamico.
Due ibridi e carattere globale. La Corolla si appresta ad essere ancora più globale anche nello stile superando le differenziazioni estetiche e tecniche che si erano viste negli anni scorsi tra i vari mercati. La nuova Corolla sarà invece uguale in Europa, in Nordamerica e anche in Giappone dove è già partita la produzione ed è già presente nei concessionari. Da noi invece arriverà nel primo trimestre del 2019 e, come annunciato, avrà due versioni, tutte e due ibride: una da 122 cv con motore termico da 1,8 litri e sistema mutuato con la Prius e la C-HR – con esse condivide anche il pianale TNGA – e un’altra da 180 cv con motore 2 litri che fa parte di un nuovo sistema che debutterà anche sulla Lexus UX e arriverà anche sulla C-HR.
Nel 2019, poi la wagon. La Corolla avrà anche un 4 cilindri 1.2 da 116 cv accoppiato con un cambio automatico CVT di nuova generazione e segnerà l’abbandono definitivo del motore diesel dal parte del costruttore giapponese, almeno per le autovetture. Solo per l’Europa, sarà affiancata di nuovo dalla versione wagon mentre per altri mercati (non certo per il nostro) ci sarà anche la classica 4 porte a 3 volumi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino