Alfa Romeo, Vasseur: «Niente sviluppo dell'auto. Questo campionato non permetterà errori di progettazione»

Kimi Raikkonen con l'Alfa Romeo nei test di Barcellona
Conclusi i sei giorni di test (troppo pochi) di F1 a Barcellona lo scorso febbraio, i dieci team iscritti al Mondiale non hanno più avuto la possibilità di...

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Conclusi i sei giorni di test (troppo pochi) di F1 a Barcellona lo scorso febbraio, i dieci team iscritti al Mondiale non hanno più avuto la possibilità di verificare la bontà delle loro monoposto. Il Coronavirus ha imposto lo stop totale e praticamente tutto è fermo da quei giorni di febbraio: nessun accorgimento, nessun sviluppo è stato apportato alle vetture. Ecco quindi che le piccole squadre, quelle che non possono permettersi particolari investimenti in corsa, sono preoccupate dal calendario che verrà stilato per la stagione 2020, in quanto prevederà gare molto vicine l'un con l'altra e per gli ingegneri sarà molto complicato intervenire su eventuali errori di progettazione.


 A dirlo è Frederic Vasseur, team principal Alfa Romeo che schiera il nostro Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen: "Con circa 15 gare di fila racchiuse in pochi mesi, sarà abbastanza difficile, anche se non impossibile, riuscire a recuperare terreno. Ben di più che in un campionato lungo dieci mesi. Siamo tutti uniti per cercare di salvare il campionato, ci saranno degli aspetti negativi se la partenza sarà complicata, ma la situazione è questa". Il messaggio è lanciato anche ai top team come la Ferrari, la cui SF1000 nei test catalani ha lasciato interdetti e non si è riusciti a capirne il reale valore. Un avvio 2020 in salita, potrà compromettere tutte le rimanenti gare e addio sogni iridati.

"Non appena la pausa sarà terminata", ha proseguito Vasseur, "destineremo tutte le nostre forze sulla stagione in corso. Con 15 o 18 gare così ravvicinate, avremo bisogno di un'enorme quantità di ricambi, perché praticamente non torneremo in fabbrica durante il campionato. Sarà una gestione un po' diversa, avremo meno sviluppi, ma dovremo affrontare altri problemi". Se non altro, la conferma delle attuali auto anche per il 2021 libererà risorse che normalmente vengono destinate ai progetti per l'anno successivo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino