Veicoli commerciali, prosegue la corsa del mercato italiano a ottobre: +42,5%. Unrae, ma quota elettrici ferma al 3,4%

Veicoli commerciali
Prosegue la corsa del mercato dei veicoli commerciali, che anche a ottobre mostra una forte crescita delle vendite con 19.520 immatricolazioni, il 42,5% in più dello stesso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Prosegue la corsa del mercato dei veicoli commerciali, che anche a ottobre mostra una forte crescita delle vendite con 19.520 immatricolazioni, il 42,5% in più dello stesso mese del 2022. In dieci mesi, da gennaio a ottobre, la crescita è del 19,1% con 159.692 unità immatricolate. Ancora ferme, invece - spiega l’ Unrae - le richieste di incentivi per i veicoli elettrici, con il fondo a disposizione che mostra un avanzo addirittura del 92,5%, e fa prevedere un residuo inutilizzato a fine anno di 13,7 milioni sui 15 milioni complessivi stanziati. Di conseguenza resta stagnante anche la quota di mercato dei Bev, ferma al 3,4% del totale.

«In attesa che in sede europea venga approvato il testo definitivo del Regolamento Euro 7 - commenta il presidente dell’ Unrae, Michele Crisci - ribadiamo la necessità di un piano del Governo italiano per la transizione green, che indichi una strategia chiara e puntuale: prima fra tutti, la revisione dello schema incentivi ormai da lungo tempo invocata dall’Unrae». Per Crisci «la revisione degli incentivi deve basarsi su alcuni punti irrinunciabili: per quanto riguarda in particolare i veicoli commerciali leggeri elettrici, l’eliminazione dell’obbligo di rottamazione e, soprattutto, l’inclusione delle società di noleggio, che avendo una quota di veicoli elettrici doppia rispetto agli altri canali- possono contribuire ad accelerare la transizione energetica anche generando un usato elettrico giovane. Parallelamente è necessario garantire la massima diffusione delle infrastrutture di ricarica private».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino