ALESUND - La Range Rover Velar è equipaggiata di serie (per alcuni allestimenti) dei fari abbaglianti laser che rappresentano la più avanzata tipologia di...
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Avere sempre la chiave con sé anche senza la chiave. È l’Activity Key, un braccialetto che permette di bloccare e sbloccare la vettura senza bisogno di portarsi la chiave vera (che può essere lasciata disattivata all’interno). Opzione interessante per chi fa vita all’aria aperta e attività fisica, anche intensa. Non teme alcun tipo di intemperie. Si può avere anche sulla Discovery.
L’Hill Descent Control è quel dispositivo che controlla la velocità del veicolo sulle discese più scivolose senza che il guidatore debba toccare il pedale del freno. Oggi ce l’hanno molti Suv, ma la prima auto a montarlo fu proprio la Land Rover Freelander nel 1997, dunque ha compiuto 20 anni. I tecnici inglesi lo misero a punto perché la piccola di famiglia non era provvista di riduttore, ma oggi ce l’hanno praticamente tutti i mezzi a ruote alte perché aumenta la sicurezza. La Velar non poteva non averlo.
Il nome Velar ha un doppio significato. Si chiamava Velar infatti il prototipo della prima Range Rover ed era l’acronimo di Vee Eight Land Rover, riferito al motore V8 da 3,5 litri di origine Buick che sarebbe stato la prima unità motrice del fuoristrada britannico. Il secondo significato viene dal latino “velare” che vuol dire “nascondere” e cascava a pennello su un prototipo che con quel nome da un lato diceva ciò che era e dall’altro giocava a nascondino. Si pronuncia “velàr”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino