VERONA – “Giochi senza frontiere” d'ingegno per 80 manager del gruppo Volkswagen in Italia. Niente tiro alla fune, corsa saponata o tuffi in costume,...
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La prova è stata organizzata da H-Farm, una piattaforma di innovazione che supporta la creazione di nuovi modelli d'impresa e la trasformazione di giovani e aziende nell'ottica digitale. Lo stesso nome costituisce allo stesso stesso tempo una provocazione (hack, da hacker, cioè pirata) ed una sfida (marathon, una gara di resistenza). E la filiale italiana del colosso tedesco ha fatto sapere che si è trattato di una full immersion di 24 ore.
Gli 80 manager selezionati sono stati suddivisi in squadre che hanno dovuto misurarsi in “prove” di originalità e creatività per elaborare processi innovativi, progetti concreti, inclusi nuovi e possibili servizi di mobilità e di vicinanza al cliente. Una giuria interna ha poi stabilito quali fossero state le migliori soluzioni per ciascun ambito al termine di un confronto finale fra le selezioni.
Massimo Nordio, amministratore delegato della filiale nazionale del colosso tedesco (253.000 vetture e 11.700 veicoli commerciali venduti lo scorso anno nel Belpaese), ha spiegato che l'iniziativa è stata promossa per accelerare il «processo di cambiamento, la volontà di rendere Volkswagen Group Italia sempre più competitiva e leader nel mercato italiano». «C’è bisogno di idee forti e concretizzabili per allineare l'azienda alla profonda trasformazione che il Gruppo sta vivendo a livello mondiale e per adeguarla il più rapidamente possibile a tutti i cambiamenti che stanno interessando la società e, quindi, il mondo dove i nostri prodotti e servizi saranno offerti», ha aggiunto.
La maratona non sarà fine a se stessa: le migliori idee verranno valutate per definirne l’effettiva implementazione. «Il nostro management si è messo in gioco in questa originale iniziativa, con un altissimo valore anche in termini di team building», ha commentato Raffaella Ponticelli, direttore delle Risorse Umane. In futuro l'obiettivo è quello di aprire la H-Ack anche ai collaboratori, che sono complessivamente 880. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino