WRC, oggi shakedown e primo stage del Rally di Turchia. Ogier (Ford) a caccia di Neuville (Hyundai)

La Ford Fiesta WRC
MARMARIS – Il rally iridato torna a scoprire la Turchia. La quartultima tappa del Wrc 2018 è sostanzialmente sconosciuta ai piloti. Tanto che lo shakedown di oggi...

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MARMARIS – Il rally iridato torna a scoprire la Turchia. La quartultima tappa del Wrc 2018 è sostanzialmente sconosciuta ai piloti. Tanto che lo shakedown di oggi costituirà una vera prova generale per quasi tutti gli equipaggi che dovranno definire gli assetti delle vetture. Quelli in gara nel Wrc1 sono tredici: tutte le scuderie ufficiali schierano 3 auto alle quali si aggiunge la Ford Fiesta Rs del saudita Yazeed Al-Rajhi.


Il Rally di Turchia si disputa nell'entroterra di Marmaris, all'interno della regione montuosa della Mugla. È una prova che si corre sullo sterrato ed i quasi 312,5 chilometri di prove cronometrate sono spalmati su 17 speciali. La prima è in calendario in serata, ma sull'asfalto: due chilometri appena che saranno ancora meno indicativi del solito. Tra le grandi incognite ci sono le temperature, che potrebbero essere anche estremamente elevate, e la tenuta degli pneumatici (tutti i piloti di classifica montano Michelin).

L'ultima prova iridata che si era corsa in Turchia (nel 2010 e lungo un tracciato completaente diverso) era stata vinta da un pilota francese, Sébastien Loeb. Un suo connazionale e (in parte) omonimo, Sébastien Ogier (Ford Fiesta), avrebbe un bisogno quasi disperato del successo. Il pilota della M-Sport accusa 23 punti di distacco dal leader, Thierry Neuville (Hyundai i20 coupè). Ma l'uomo del momento guida una Toyota Yaris: è l'estone Ott Tänak che ha vinto le ultime due gare conquistando 59 dei 60 punti in palio.

Il solo team ad “assetto variabile”, quello del Doppio Chevron, porta in Turchia i “soliti” Mads Ostberg e Craig Breen ed affida la terza Citroen C3 a Khalid Al-Qassimi, alla sua terza apparizione stagionale. Nelle due precedenti si era classificato 37° e 14°. Sia la M-Sport (Elfyn Evans e Teemu Suninen) sia la Toyota (Jari Matti Latvala ed Esapekka Lappi) confermano gli equipaggi di sempre, mentre oltre ad Andreas Mikkelsen, la Hyundai manda in gara Haydon Padden. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino