COLONIA – Una gara che vale la stagione. Il risultato ottenuto al Rally di Sardegna, seconda apparizione di Esapekka Lappi nel Wrc1, è valso il passaporto per il...
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«D'ora in poi sarà sempre in auto a guiderà in ogni rally. Così deve essere», ha confermato Tommi Mäkinen, l'ex fuoriclasse della specialità ora a capo della scuderia giapponese che opera tra Germania e Finlandia. Prima dell'avvio del campionato, il team Gazoo Toyota Racing aveva solo anticipato l'intenzione di schierare una terza vettura. Ma i contorni dell'operazione non erano chiari. I risultati non esaltanti di Juho Hänninen, che si era occupato della messa a punto della vettura, hanno indubbiamente favorito il 26enne ex campione del Wrc2.
In Sardegna Lappi ha vinto addirittura 5 cronometrate più il powerstage grazie al quale ha conquistato 17 punti, che sommati ai 3 ottenuti in Portagllo porta a 20 il suo bottino, appena 9 lunghezze in meno rispetto a Hänninen, che però ha corso tutti e sette i rally in calendario. Una prova di maturità, insomma. Naturalmente da confermare. Per il momento si è guadagnato la partecipazione a tutte le restanti prove del mondiale.
«Sono sorpreso della velocità con cui Esapekka ha preso confidenza con l'auto – spiega Mäkinen – perché solitamente serve un intero anno di esperienza, mentre è salito in macchina e si è trovato subito bene». A giudizio dell'ex campione del mondo il 26enne ha «un potenziale enorme» e, soprattutto, «non trascorrerà molto tempo fino a quando lo vedremo sul podio». Un esordiente (nel Wrc1) già competitivo a beneficio dello spettacolo. «Ho imparato a conoscere l'auto su rally lenti, ma adesso devo abituarmi alle alte velocità», sintetizza Lappi.
Il Mattino