Zhou, il primo cinese in F1, ha superato l'esame. Due volte a punti, due volte in Q3, ora attende la conferma dall'Alfa Romeo

Guan Yu Zhou è stato il primo cinese nella storia della Formula 1 a partecipare a dei Gran Premi oltre che l'unico debuttante della stagione
Tutti gli occhi erano puntati su di lui, e non poteva essere diversamente. Guan Yu Zhou è stato il primo cinese nella storia della Formula 1 a partecipare a dei Gran Premi...

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Tutti gli occhi erano puntati su di lui, e non poteva essere diversamente. Guan Yu Zhou è stato il primo cinese nella storia della Formula 1 a partecipare a dei Gran Premi oltre che l'unico debuttante della stagione. Per di più, in Italia si erano scatenate mille polemiche perché l'arrivo di Zhou, pilota pagante, aveva estromesso dalla F1 il nostro Antonio Giovinazzi. Come si è comportato allora l'ex pilota di Formula 2 al volante della Sauber Alfa Romeo-Ferrari nelle prime 13 gare disputate? Zhou ha fatto ricredere gli scettici, ha saputo farsi valere in pista, ma la sua conferma per il 2023 non è scontata. La squadra svizzera potrebbe infatti promuovere Theo Pourchaire, inserito nel vivaio dal 2019 e attualmente protagonista in F2. "Al momento non credo di dovermi preoccupare. Continuando così, migliorando gara dopo gara, penso non ci sia motivo per cui non dovrei rimanere", ha sottolineato Zhou. "Nel weekend di Spa parleremo del futuro".



Sul tavolo, Zhou può far valere un buon ruolino di marcia e una crescita che lo ha portato, in qualche occasione, a battere il quotato compagno Valtteri Bottas: "Riguardando indietro, sono abbastanza colpito dal lavoro che ho fatto, e dai progressi compiuti". Due gli arrivi a punti, con il decimo posto al debutto in Bahrain e con l'ottavo in Canada. "Ma sono sicuro che avremmo raccolto di più senza i tanti ritiri", ha precisato. L'affidabilità è in effetti il tallone d'Achille della C42, che ha messo fuori gioco Zhou in quattro occasioni. Senza dimenticare lo spaventoso capottamento al via di Silverstone, in cui era comunque incolpevole: "Avere un incidente così grosso a inizio carriera non è la cosa migliore. In dieci o undici gare, è come se avessi vissuto tutto quello che un pilota affronta in dieci anni".


Le prestazioni, in ogni caso, ci sono. "In generale sono abbastanza soddisfatto. Entrare in Q3 per due volte è stata una sorpresa, non pensavo che in questo primo campionato ne avrei avuto la possibilità. Questo mi ha dato una bella carica. Le mie aspettative stanno salendo, uscire in Q1 adesso mi rende piuttosto arrabbiato. A inizio stagione mi sarebbe andato bene, ma oggi la Q2 è sempre il mio obiettivo minimo, anche se lo schieramento è molto equlibrato". Nelle scorse settimane, il team principal Frederic Vasseur aveva espresso parole d'elogio: "Sono più che contento dei suoi risultati e del suo comportamento fuori dalla macchina. Penso che sia stata la scelta perfetta". E il team manager Beat Zehnder lo aveva definito "uno dei migliori rookie mai avuti dalla nostra scuderia", forse esagerando un tantino. L'eventuale rinnovo, comunque, non sarà per merito della valigia: l'effetto Zhou ha attirato solo due sponsor dalla Cina, e con una presenza minore. Almeno per ora. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino