Cento artisti per il libro della città: ogni giovedi di luglio mostra d'arte alla Bulla

Cento artisti per il libro della città: ogni giovedi di luglio mostra d'arte alla Bulla
Il via ad una serie di appuntamenti con l’arte che coinvolgono oltre 100 artisti di fama internazionale con il patrocinio del Comune di Napoli: ogni giovedì di luglio...

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Il via ad una serie di appuntamenti con l’arte che coinvolgono oltre 100 artisti di fama internazionale con il patrocinio del Comune di Napoli: ogni giovedì di luglio La Bulla diventa teatro di un’esposizione artistica, ma anche i momenti di convivialità e di confronto sul tema della creatività tipicamente napoletana. Alle spalle di tutto questo c’è un obiettivo: sostenere e finanziare il progetto di crowdfunding per la traduzione in italiano del libro di Jean-Noël Schifano, Dictionnaire amoureux de Naples, con il coinvolgimento dell’Università Suor Orsola Benincasa, e  degli studenti del liceo artistico Palizzi per la grafica, le illustrazioni e la copertina.


Un libro che è un manifesto per la nostra città: lo scrittore Jean-Noël Schifano, cittadino onorario di Napoli dagli anni ’90, ne racconta la vera identità, oltre gli errori storici e i pregiudizi. La versione originale del volume di Schifano, in 580 pagine, è stata pubblicata in Francia nel 2007 da Plon ed è arrivata alla sua quarta edizione con il merito di aver incrementato sotto il Vesuvio il numero di turisti provenienti dalla Francia. Ma è un libro per innamorarsi e far innamorare di Napoli che racconta, in ottanta storie, la vera essenza della storica città d’arte, troppo spesso ignorata, umiliata, derisa, attraverso stereotipi che hanno condizionato intere generazioni vissute all'ombra di uno sguardo limitato solo ai lati negativi e alle difficoltà.
 
Proprio per questo fine numerosi artisti di altro calibro hanno donato le loro opere d’arte: attraverso la piattaforma Meridionare e durante le mostre sarà possibile per i visitatori donare 200 euro e portare a casa un’opera d’arte. Convenienza quindi anche per gli acquirenti e gli estimatori d’arte, che al di fuori del progetto avrebbero pagato sicuramente di più le opere.
 
«L'avventura è cominciata al Castel dell’Ovo ad aprile, poi grazie al supporto dell’ordine degli ingegneri la mostra si è svolta anche a San Giovanni Maggiore. Da lì è nata l’idea di chiedere al polo orafo di poter esporre le opere non ancora vendute creando quattro appuntamenti settimanali nel corso del mese di luglio, accompagnati da un aperitivo in terrazza e da momenti di confronto con diversi ospiti che mettono a disposizione la loro esperienza artistica e la loro professionalità», spiega Laura Bufano, una delle organizzatrici dell’evento.
 

Una vera e propria rete che opera su un territorio abbandonato alle spalle di questo progetto, per riqualificare tutte le zone della nostra città. «Non sono semplicemente delle mostre d'arte quelle che abbiamo organizzato. Dietro c’è molto di più. Attraverso questa iniziativa abbiamo dato continuità a quello che è stato il maggio napoletano, dando spazio gratuito ad artisti e ad appassionati d’arte. Ma soprattutto il nostro intento è quello di trasformare piazza Mercato in un luogo in cui possa essere valorizzata l’arte, dove siano protagonisti i cittadini per dargli così un volto nuovo. Noi ci crediamo», conclude Laura. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino