Il 2 marzo non è un giorno qualunque nella memoria dei puteolani, soprattutto per quelli più anziani. E' una data che è rimasta fissa in maniera...
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Il prefetto d'accordo con l'Osservatorio Vesuviano ordina l'evacuazione immediata del Rione Terra. La città viene invasa da diverse camionette: arrivano centinaia di militari e anche autobus. "Era un vero caos non capivamo nulla - continuano Procolo e Antonio che trattengono le lacrime a stento ma hanno gli occhi lucidi per il ricordo -. Non volevamo lasciare le nostre case, poi, in preda al terrore scappammo". A temere per la propria vita, infatti, non fu solo la gente dell’antica roccaforte, ma di tutto il centro storico. Pozzuoli diventa una città fantasma. Il 2 marzo del 1970 alla fine è una data che segnerà, poi, lo sviluppo della città e i suoi rapporti sociali. E' in quegli anni che sorge il Rione Toiano: il primo quartiere antisismico. La città cambia e la comunità puteolana si disperde nelle zone periferiche. Già perché il centro storico non è più il punto attorno a cui gira tutta la vita pulsante della cittadine flegrea. "Oggi Pozzuoli è rinata, il porto e il centro storico hanno sempre il loro straordinario fascino - concludono i due pescatori Procolo e Antonio -. Quella giornata rimane solo un brutto ricordo: ora vogliamo goderci la nostra città con i suoi colori e i suoi profumi". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino