Sono 8000 le firme che i precari del Policlinico Federico II hanno consegnato questa mattina, alla Regione Campania. La petizione, lanciata meno di un mese fa dal movimento...
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L’intesa tra Cgil, Cisl e Uil e il governo regionale, riguarda l’intero comparto dei precari nell’ambito della Sanità e prevede tavoli tecnici per fissare gli step attuativi di questo percorso ma non è bastato a tranquillizzare i precari storici che oggi sono tornati alla carica. «Abbiamo raccolto le firme anche tra i pazienti della nostra struttura ospedaliera dove da anni forniamo alti livelli di prestazioni professionali e garantiamo lo svolgimento regolare di numerosi tipi di assistenza sanitaria- spiega Viviana Strazzullo, portavoce del movimento ‘Dinfna’ - 8000 sottoscrizioni fanno capire il nostro valore all’interno della struttura ma indicano anche la necessità di strutturare in modo diverso le nostre condizioni di lavoro».
La preoccupazione dei precari è che «la stabilizzazione possa avvenire attraverso procedure concorsuali aperte a tutti e con la sola riserva del 50 per cento dei posti per il personale precario delle aziende- spiega Viviana- in questo modo si rischierebbe di far restare fuori una parte di lavoratori che da 20 anni garantisce i servizi». Al fianco dei precari storici del Policlinico, oggi si è schierato anche Vincenzo Viggiani, direttore della cittadella federiciana che ha preso parte al tavolo tecnico, svolto oggi pomeriggio in Regione, a Santa Lucia, con una delegazione del movimento Dinfna.
«Nonostante la complessità del problema si sta cominciando a lavorare per soluzioni fattibili e la Regione sta facendo quanto in suo potere – ha dichiara Viggiani a fine riunione - ribadisco l’indispensabilità di queste figure professionali e sono fiducioso che in tempi rapidi si possa trovare la strada corretta per la loro stabilizzazione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino