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Pozzuoli - Il Comune ha deciso di costituirsi parte civile nell'eventuale processo a carico dell'uomo accusato di aver torturato un cane, poi morto in seguito alle ferite. Il presunto «mostro» è un 22enne residente nel rione Toiano.
E' proprio all'interno del popoloso quartiere che Spike, questo il nome del cane, venne notato da una volontaria molto nota in città per la sua attenzione nei confronti dei randagi. Spike invece non era un cane senza padroni. A prendersene cura era una coppia di anziani di Arco Felice. Secondo quanto ricostruito dai militari, il 22enne, dopo aver scoperto che Spike si era accoppiato con la sua cagnetta, avrebbe escogitato la brutale vendetta. Ustionando il cane con dell'acido, procurandogli ferite così gravi da portarlo alla morte poche ore dopo.
«L'episodio accaduto a Pozzuoli - spiega il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia - è un fatto che io e l'intera amministrazione comunale condanniamo senza mezzi termini. Il protagonista di questo increscioso e violento atto è stato immediatamente individuato dalle forze dell’ordine e consegnato alla giustizia».
Prima di arrivare a questo passo ufficiale, però, le proteste della cittadinanza si erano fatte insistenti.
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