Accorpamento uffici anagrafe, rivolta nelle Municipalità: «Noi penalizzati»

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Accorpamento servizi anagrafici in un’unica sede: dopo il...

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Accorpamento servizi anagrafici in un’unica sede: dopo il provvedimento del Comune, si scatenano le proteste nelle dieci Municipalità. Dal centro alle periferie monta la protesta dei cittadini e dei rappresentanti dei parlamentino per i disagi che già si preannunciano gravi, soprattutto per anziani e disabili. Fasce deboli della popolazione che, si teme, saranno costrette a spostarsi in sedi decentrate con grosse difficoltà. A lanciare l’allarme, tra gli altri, Vincenzo Borriello e Alessandro Gallo, consiglieri in quota Pd alla IV Municipalità. Proprio nella sede di via Tribunali si è svolto un sit-in per manifestare contro la decisione di Palazzo San Giacomo. «Insieme ai cittadini lo abbiamo organizzato - spiegano i due consiglieri - oltre che con i circoli territoriali del partito, per informare la cittadinanza sulla scellerata decisione del Comune. Ma soprattutto abbiamo avuto un momento di confronto con i residenti, che da troppo tempo soffrono i disservizi causati dalla mancanza di personale negli uffici». «Se saremo costretti ad andare a Gianturco - afferma Antonio Balzamo, pensionato - sarà un calvario. Perché siamo anziani e per noi sarebbe problematico arrivare dal centro storico alla zona industriale». Il timore maggiore è difatti quello che  la scelta di accorpare gli uffici territoriali anagrafici abbia ripercussioni soprattutto sulle classi deboli della cittadinanza. «Chiediamo al sindaco - dicono Borriello e Gallo - l'immediata sospensione di questo provvedimento e di valutare umanamente e caso per caso gli effetti di tale decisione, in attesa che le assunzioni che saranno effettuate, appena la commissione interministeriale darà l'assenso, siano orientate a rinforzare l'organico delle Municipalità». Stesso clima di protesta si respira nella zona occidentale della città. «È sempre più insistente la notizia dell’accorpamento dei servizi anagrafe di Bagnoli e Fuorigrotta - si legge in una nota del gruppo Pd alla X Municipalità - ieri se ne è discusso a Palazzo San Giacomo». Pur avendo richiesto informazioni ufficiali e una approfondita disamina della questione - continua la nota - il provvedimento rischia di essere attuato “in sordina” e di creare notevoli disagi ai 100.000 residenti nel territorio di Bagnoli, Fuorigrotta, Agnano e Cavalleggeri, senza poterne valutare l’utilità e la funzionalità». «È un ennesimo episodio che dimostra l’incapacità amministrativa di una giunta che aveva promesso la “rivoluzione” e, all’opposto, mostra i vizi di una gestione “padronale”, subalterna agli ordini di Palazzo San Giacomo e in spregio ai più elementari principi di partecipazione democratica», concludono i consiglieri del Pd di Bagnoli-Fuorigrotta.
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Il Mattino