Acerra, focolaio Covid in un palazzo, il sindaco: colpa degli scambi di auguri

Acerra, focolaio Covid in un palazzo, il sindaco: colpa degli scambi di auguri
Screening di massa anti Covid in un condominio popolare ad Acerra. Ieri mattina sono state sottoposte a tampone un centinaio di persone per verificare l'esistenza o meno di un...

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Screening di massa anti Covid in un condominio popolare ad Acerra. Ieri mattina sono state sottoposte a tampone un centinaio di persone per verificare l'esistenza o meno di un cluster di contagio. A disporre lo screening è stata l'Asl Napoli 2 su specifica richiesta del medico curante delle persone al momento sospettate di aver contratto il coronavirus. L'annuncio è stato fatto ieri sera dal sindaco Raffaele Lettieri sulla sua pagina Facebook. L'allarme è scattato quando a seguito di un caso accertato di contagio nella scala del medesimo palazzo si sono ammalati con febbre alta altri 16 inquilini del condominio con i quali la persona positiva aveva avuto contatti. Il caso ha voluto che gli ammalati e i relativi vicini di casa abbiano in comune lo stesso medico curante che ha immediatamente allertato le autorità sanitarie del servizio epidemiologico dell'Asl al fine di procedere con gli accertamenti sugli abitanti dell'intera scala dell'edificio, che fa parte di un popoloso parco residenziale poco lontano dal centro cittadino. I sanitari sono stati accompagnati ieri dalla polizia municipale e hanno sottoposto a tampone preventivamente gli occupanti dei 24 appartamenti della scala, più uno di una scala adiacente con cui c'erano stati contatti.


I TIMORI
La notizia ha immediatamente fatto il giro della città scatenando curiosità, ma soprattutto una caccia al condominio del possibile contagio. «È inutile cominciare a chiedere dove siano i casi positivi e di chi si tratti. L'unica cosa da sapere è che se si hanno comportamenti scorretti, magari per scambiarsi gli auguri di Natale, se si infrangono le regole perché si deve festeggiare, si rischia di compromettere tutti i sacrifici fatti finora. Sacrifici che a molti sono costati il lavoro e gli affetti più cari», ha postato il sindaco Lettieri sui social, scatenando una ridda di commenti. Ma è polemica per i presunti mancati controlli da parte delle forze dell'ordine e della polizia municipale durante le festività al fine di prevenire assembramenti e comportamenti scorretti da parte di persone che hanno affollato strade e bar cittadini. Attualmente la città conta 1156 casi (il dato del Comune è aggiornato allo scorso 30 dicembre). Nell'ultimo mese, fanno notare i medici di famiglia, c'era stato un calo dei nuovi contagi dopo l'impennata di ottobre e novembre. E c'è molta preoccupazione che dallo screening di massa del condominio si possa essere scatenato un cluster capace di provocare un nuovo picco dei contagi, anche se la situazione sembra sotto controllo da parte delle autorità sanitarie.


Tutto è partito da una persona risultata positiva al tampone, dalla moglie e dal figlio con febbre alta. Tre casi che hanno insospettito il medico curante che ha immediatamente messo in atto un primo tracciamento dei contatti avuti con parenti ed amici. Ed è a questo punto che sono spuntate fuori prima una zia e i suoi figli che hanno contratto una febbre sospetta, poi un altro parente con relativi familiari e una famiglia di conoscenti sempre con gli stessi sintomi. Alla fine dei conti erano 16 le persone affette da una febbre sospetta. Il medico di famiglia, a questo punto, ha contattato il centro epidemiologico del distretto 46 dell'Asl Napoli 2 che ha deciso di sottoporre al tampone non solo i 16 casi sospetti, ma anche i restanti occupanti dei 24 appartamenti dell'intera scala in via precauzionale. Ed è così che per un centinaio di persone è scattato l'isolamento fiduciario: dovranno restare nelle loro abitazioni fino all'esito del tampone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino