Acerra, sit-in degli ambientalisti della Terra dei Fuochi

La protesta per dire no all'ipotesi di restituzione dei beni confiscati ai fratelli Pellini

Rifiuti liquidi nel bosco, ambientalisti all'attacco
Un sit - in per dire no all'ipotesi di restituzione dei beni confiscati ai fratelli Pellini, condannati in via definitiva per disastro ambientale negli anni scorsi. Si...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Un sit - in per dire no all'ipotesi di restituzione dei beni confiscati ai fratelli Pellini, condannati in via definitiva per disastro ambientale negli anni scorsi. Si terrà domani alle 9.30 in piazza Duomo ad Acerra, dalle associazioni ambientaliste della Terra dei Fuochi. 

Lo ha annunciato lo storico attivista di Acerra, Alessandro Cannavacciuolo, affermando che alla manifestazione parteciperanno esponenti di diverse realtà ambientaliste e dei medici dell'ambiente. «Domani - ha spiegato Cannavacciuolo - saremo in piazza Duomo per manifestare la nostra preoccupazione in vista dell'udienza del 25 marzo alla Cassazione, in merito alla possibile restituzione per decorrenza dei termini dell'intero patrimonio di oltre 220 milioni di euro confiscati ai condannati per disastro ambientale aggravato».

Il 25 marzo, infatti, la Corte di Cassazione dovrebbe pronunciarsi sull'efficacia della decisione della Corte d'Appello di Napoli, che a fine giugno aveva depositato il provvedimento che confermava la confisca, ma in ritardo rispetto ai termini. Circostanza che era stata contestata dai legali dei fratelli Pellini, che avevano quindi presentato ricorso per Cassazione chiedendo alla Corte di dichiarare l'illegittimità del provvedimento.

«Confidiamo nell'operato dei giudici della Cassazione - ha concluso Cannavacciuolo - la magistratura è un faro importante sul territorio per affermare la giustizia e lo Stato. È anche grazie a magistrati come Gratteri, che è tornata la speranza in territori ancora oggi martoriati per reati ambientali».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino