Chiara, Alrico, Vincenzo e Vanessa. Quattro giovani eccellenze napoletane, quattro lauree conseguite con il massimo dei voti alla Federico II, quattro prospettive e quattro...
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Inevitabile la decisione di andar via, dunque, dopo anni di impegno e di studio, nottate passate sui libri e prospettive per il futuro pari allo zero, mentre loro, i ragazzi, hanno, un solo grande obiettivo: mettere a frutto i tanti sacrifici, personali ed economici, necessari a conseguire quei risultati così brillanti e così apprezzati lontano da questa città. Chiara e Vincenzo hanno scelto la Germania, la prima è un'astrofisica, 110 e lode e un dottorato di ricerca in astronomia al Kapteyn Astronomical Institute dell'università di Groningen, in Olanda. Adesso sta studiando le galassie più massicce dell'universo all'European Southern Observatory di Monaco grazie a fondi europei messi a sua disposizione solo per portare avanti quel progetto di ricerca.
Vincenzo, 26 anni, è laureato in Ingegneria dell'automazione e lavora presso la Kuka, un produttore tedesco a livello mondiale di robot e soluzioni per l'automazione industriale: un fuoriclasse, insomma. E poi c'è Vanessa, laurea in Ingegneria aerospaziale a pieni voti e un dottorato di ricerca a Birmingham per migliorare le performance dei motori Rolls-Royce per gli aerei: «Amo il lavoro che faccio - dice Vanessa - a una esperienza all'estero non ci avrei rinunciato. È chiaro che se avessi la possibilità di lavorare in Italia sarei ben contenta, a Napoli poi non ne parliamo, ma dubito che sarà mai possibile».
Alrico, laurea in Economia, invece è rimasto in Italia, vive a Milano, ma non esclude l'ipotesi di andare anche altrove. Intanto è lì e si trova pure molto bene. Lavora alla Kraft Heinz, il quinto maggiore gruppo alimentare al mondo. Un'azienda che viaggia nell'ordine di grandezza dei 30 miliardi di dollari di fatturato l'anno e che vanta nella propria scuderia marchi molto familiari anche al pubblico italiano come Heinz Tomato Ketchup e Plasmon.
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Il Mattino