C'è chi lo ricorda per le mire secessionistiche e chi, invece, per le comparsate in tv. Raffaele Fiorentino, più conosciuto come "Olivieri", si è spento oggi...
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Sì, proprio lui, il mitico fondatore del Movimento popolare legalitario (Mpl) al quale volle dar vita nel 1963 con un unico obiettivo: la secessione della penisola sorrentina dal resto d'Italia. Un partito politico in piena regola il cui programma è stato esposto per anni in una bacheca su corso Italia, a pochi passi dalla Cattedrale di Sorrento. Tra il 1990 e il 2006 Olivieri ha tentato di concretizzare questi propositi candidandosi più volte a sindaco di Sorrento, Sant'Agnello e Piano, senza però riscuotere grossi consensi.
Nel settembre 2010, a 80 anni suonati, Fiorentino arrivò persino a Rai Uno. Non come ospite di una tribuna elettorale, ma come concorrente del quiz "L'eredità". Nel corso della puntata Olivieri dispensò battute, celebrò a più riprese il limoncello sorrentino e rispose alle domande del conduttore Carlo Conti con una tranquillità che rasentava la sfrontatezza (prima di cadere su una domanda sui cartoni animati di Walt Disney).
Marittimo, agente di viaggio e vettore di bus turistici, Fiorentino fu un "politico" convintamente rivoluzionario, a tratti coreografico e per certi versi avvolto nel mistero: c'è chi racconta che sia stato anche "in esilio" in California e spiato persino dagli agenti della Cia. Di lui resteranno l'impegno, la passione e il ricordo dei comizi, adunate non proprio oceaniche scandite dal coro dei suoi fedeli sostenitori: "Penisola indipendente, Olivieri presidente". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino