Aspettava l'uscita del suo ultimo romanzo, “Nostalgia”, a cui teneva moltissimo, Ermanno Rea, lo scrittore e giornalista morto oggi a Roma. Sarà pubblicato...
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Ambientato nel Rione Sanità, è la storia di un destino di amicizia e di morte, un melodramma ispirato da un'ansia di riscatto che fa di Napoli un'icona di amore e di lotta senza sbocco. Felice Lasco torna a Napoli per accudire la madre che sta morendo. Ha trascorso 40 anni fuori tra Medio Oriente e Africa e questo ritorno nella sua città gli fa sentire quanto sia forte il legame con le sue radici al punto da decidere di non tornare subito al Cairo dove lo aspetta la sua compagna. Lo attende però un incontro fatale con Oreste, amico dell'adolescenza, ormai delinquente incallito. La sua storia Felice la racconta a un medico di San Gennaro dei poveri e al combattivo prete don Luigi Rega che ricorda molto padre Antonio Loffredo. Quando Felice era ragazzino, Oreste Spasiano, detto 'o Malommo, era compagno di sortite per i vicoli e di piccoli scippi. Poi, quando l'amico sfonda la testa di un usuraio durante un furto nella sua casa, Felice resta sconvolto e se ne va con uno zio a Beirut. Ora che è tornato al Rione Sanità isolato, da due secoli, dal viadotto che porta a Capodimonte, rivive la sofferta bellezza di Napoli, la disperazione e la violenza e anche le speranze. Ma Oreste lo aspetta per ammazzarlo e benchè il romanzo si chiuda con questa scena di sangue, don Rega non rinuncia a combattere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino