Disagi e caos nel parcheggio della stazione dell'Alta Velocità di Afragola

Troppo poche le piazzole di sosta, per l’enorme flusso di passeggeri

Caos al parcheggio
Afragola. Più che disagi, uno scandalo. Che si perpetua ogni giorno, nell’indifferenza di chi dovrebbe trovare e attuare una soluzione, per l’ormai annoso...

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Afragola. Più che disagi, uno scandalo. Che si perpetua ogni giorno, nell’indifferenza di chi dovrebbe trovare e attuare una soluzione, per l’ormai annoso problema del parcheggio che “scoppia”  della stazione dell’Alta Velocità di Afragola.

Troppo poche le piazzole di sosta, per l’enorme flusso di passeggeri, per lo più pendolari,  gestite dalla società Metropark, che dallo scorso novembre ha aumentato e non di poco le tariffe, scatenando l’ira e le proteste soprattutto dei pendolari. E nonostante il caro parcheggio,  per non parlare della lista di attesa per l’abbonamento che fa impallidire persino quelle della sanità,  già dalle prime ore del mattino, tutta l’area di sosta è completamente occupata. E allora arriva il momento dei “furbetti”, che pur di lasciare il sosta il loro veicoli, entrano nel parcheggio affermando di dover prendere un parente o un amico che è appena arrivato.  

Ma in realtà parcheggiano in doppia e tripla fila, prendono il treno, e chi si è visto si è visto e “ chisenefrega” di tutto. Questa sosta selvaggia blocca di fatto anche tutta la mobilità  all’interno del parcheggio, impendendo il deflusso di chi invece deve uscire, e chi ci va di mezzo sono questi poveri addetti di Metropark che oltre ad essere bersaglio di “maleparole” in tutte le inflessioni dialettali d’Italia, senza contare gli idiomi stranieri, sono vittime anche di pesanti minacce.

E questo accade all’interno dell’area recintata della stazione più bella del mondo, così definita da riviste di architettura specializzata, fuori come le metastasi di  un tumore, la sosta selvaggia prolifera in misura esponenziale. Soprattutto quando arrivano ad Afragola i treni dei pendolari. Con il parcheggio pieno come un uovo,  nelle strade di accesso, di competenza della polizia locale di Afragola, si forma una fila di auto in sosta lunga centinaia di metri,  in una strada buia, che arriva dall’ingresso fino a tutta la zona dell’uscita, spesso bloccata dalla coda, mentre tutt’intorno, sfrecciano ad elevata velocità e stupidita, centinaia di auto dirette in quell’imbuto che è il casello di ingresso del parcheggio, regolarmente chiuso  e segnalata dalla scritta in rosso.

Insomma, sarà pur vero che l’opera della compianta Zaha Hadid,  è la più bella in assoluto, ma tutt’intorno lo scenario è quello di un suk selvaggio, oltre che scandaloso. Da anni si aspetta che l’area est della stazione dove ci cresce solo l’ortica e qualche erbaccia, sia destinata a parcheggio, con migliaia di posti che risolverebbero davvero questo scandaloso problema. Ma tutto tace. Come il silenzio ha coperto la proposta del sindaco di Afragola, di acquisire alcuni terreni prospicienti la stazione da destinare ad aree di sosta a prezzi popolari. Eppure, a dieci anni dalla sua inaugurazione ( 3 giugno 2014) la struttura conferma, purtroppo, l’essere una cattedrale nel deserto. Ma nemmeno è cosi, - dice un in…….o utente, perché nelle cattedrali c’è sempre un santo a cui rivolgerti. Nella stazione nemmeno questo.

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Il Mattino