Afragola, preside sospesa: «Maltrattava i professori»

Afragola, preside sospesa: «Maltrattava i professori»
Aggressiva, con una inaudita violenza verbale gridata a squarciagola davanti a mamme e alunni contro i suoi docenti che provavano semplicemente a esporre punti di vista differenti...

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Aggressiva, con una inaudita violenza verbale gridata a squarciagola davanti a mamme e alunni contro i suoi docenti che provavano semplicemente a esporre punti di vista differenti dal suo. Vendicativa oltre ogni limite, disponeva procedimenti disciplinari nei confronti dei docenti «disubbidienti», senza alcun presupposto giuridico. Insomma la «preside» ha rovinato la vita a docenti e alunni dell'unica scuola del difficile quartiere Salicelle di Afragola, uno dei fortini della camorra.

Ieri mattina i carabinieri hanno notificato alla dirigente scolastica Angela Sodano, 45 anni, un provvedimento di interdizione dalla carica per la durata di un anno. Un provvedimento disposto dal gip Raffaele Coppola del Tribunale di Napoli Nord, che ha invece respinto la richiesta di arresti domiciliari chiesti dalla Procura diretta da Maria Antonietta Troncone per i reati di maltrattamenti, abuso di ufficio e violazione di una serie di norme sulla privacy. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri della caserma di Afragola, diretta dal luogotenente Raimondo Semprevivo, ai quali alla fine dello scorso anno scolastico si erano rivolti una decina di docenti, vessati per mesi dalla dirigente scolastica, già trasferita d'ufficio nel frattempo dalla direzione scolastica regionale in una scuola della provincia di Caserta, a conclusione delle indagini degli ispettori ministeriale durate un anno. 

Il provvedimento interdittivo ha destato non poco scalpore soprattutto nel rione Salicelle e ha anche causato una sorta di terremoto politicoamministrativo. La dirigente scolastica era infatti un assessore di punta della giunta guidata dal sindaco Antonio Pannone che le aveva assegnato le deleghe a Opere Pubbliche, Edilizia scolastica e manutenzione degli edifici scolastici, Politiche giovanili, Pari opportunità, Biblioteca e Teatro comunale e Archivio storico. E prima della ventilata revoca delle deleghe annunciata dal sindaco, basito per quanto contestato ad Angela Sodano, nelle prime ore del pomeriggio la preside ha presentato le sue dimissioni. «Ovviamente la dottoressa ha il diritto di difendersi e di chiarire la sua posizione - afferma Pannone - ma non è tollerabile che si addensino nubi sull'amministrazione di Afragola». 

A far scattare le indagini dei carabinieri sono state le denunce circostanziate di alcuni docenti della scuola diretta da Angela Sodano. Denunce che palesavano un comportamento umiliante oltre ogni limite, autoritario, tanto che nei locali della scuola la preside aveva fatto installare un sistema di videosorveglianza senza consultarsi e concordare con i rappresentanti sindacali le modalità di attuazione e senza nominare il responsabile dei dati. Addirittura, la preside aveva chiuso con catenacci e catene le porte di emergenza e quelle di ingresso, tanto che docenti e alunni dovevano aspettare l'arrivo della dirigente per entrare nella scuola.

Le indagini hanno accertato che a far scattare l'ira funesta della preside, che pressava docenti e personale con procedimenti disciplinari (tutti archiviati), negando anche il diritto alla legge 104 sulla quale non ha potere discrezionale, erano state le dimissioni sia della vicepreside che dei componenti dello staff di presidenza, motivate dalla persecuzione attuata dalla dirigente scolastica contro il nuovo direttore amministrativo, messo in condizioni di non poter lavorare. Scrive il gip «come l'origine della vessazioni sia da rintracciare nella personalità vendicativa e irascibile di costei, e non in una situazione accidentale e circoscritta che ha riguardato il solo istituto Europa Unita, ragion per cui è certo che qualunque sia l'istituto scolastico ove costei opererà, si renderà autrice di nuove condotte illecite». 

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Il Mattino