«Stiamo per chiedere alla Federcalcio di fermare il campionato di C1 femminile per darci il tempo di organizzare una nuova squadra e partecipare con un altro titolo o...
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«I fattori politici - spiega Vastarelli - ci interessano poco, anzi spesso ci scherziamo su. Io ad esempi non ho una posizione politica di centrodestra ma non mi sognerei di discriminare Titti, a volte la prendiamo in giro nello spogliatoio, ma sappiamo anche che le differenze di opinione sono un arricchimento». Vastarelli racconta l'esclusione della compagna di squadra: «Giovedì siamo arrivate al campo alle 22 - spiega - perché siamo l'ultima ruota del carro e ci alleniamo la sera tardi. Ci stavamo cambiando e abbiamo visto Titti vestita che piangeva. Ci ha raccontato di essere stata esonerata dalla squadra per il suo orientamento politico e non hanno neanche accettato che si fermasse solo per la campagna elettorale. Ripeto, forse abbiamo aderito a un partito politico e non lo sapevamo, perché la politica ha il sopravvento sullo sport nell'Afro Napoli». La delusione è forte tra le ragazze che hanno una forte passione per il calcio: «Per questo campionato - racconta Lorenza - ci siamo anche autofinanziate, pagando 100 euro a testa per contribuire alle spese e abbiamo trovato degli sponsor. Ora vogliamo giocare e lo chiediamo alla Figc, all'Aic, alle altre squadre dal campionato. Dateci questa chance». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino