Agerola, ucciso dalla meningite: striscioni per l'ultimo saluto

Agerola. Striscioni e palloncini bianchi per l’ultimo saluto a Seby. Una “processione” di amici e parenti questa mattina alla chiesa “Madonna delle...

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Agerola. Striscioni e palloncini bianchi per l’ultimo saluto a Seby. Una “processione” di amici e parenti questa mattina alla chiesa “Madonna delle Grazie” di Agerola per dare l’ultimo abbraccio a Sebastiano Petrucci, il 18enne che mercoledì scorso è stato stroncato da una forma fulminante di meningite all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia.

 
“Ciao Seby, rimarrai sempre nel cuore di tutti noi”, il pensiero degli amici della comunità agerolese sotto choc per la morte del 18enne avvenuta nel giro di un paio di ore dopo l’arrivo al nosocomio stabiese con una febbre altissima. La salma è arrivata nella parrocchia della frazione “Campora” alle 8 e 30, ed in chiesa i primi ad arrivare sono stati i familiari più stretti poi man mano sono arrivati amici, conoscenti e alcuni compagni di scuola del ragazzo. Tutti per un accorato abbraccio al loro amico scomparso e dare un sostegno morale ad una famiglia distrutta dal dolore. In chiesa sono arrivati anche alcuni colleghi del padre Vincenzo in servizio presso la polizia stradale della sezione di Sorrento.
 
Ad abbracciare la famiglia anche le istituzioni del posto tra cui il sindaco Luca Mascolo che ha proclamato il lutto cittadino per oggi e ha rinviato tutti gli spettacoli e i concerti previsti dal cartellone di eventi natalizia.  E’ iniziato alle 10 il rito funebre, celebrato da Don Giuseppe Milo, che ha ricordato il 18enne agerolese che era “un assiduo frequentatore della parrocchia”. Ieri sera presso la chiesa di Campora decine di amici si sono radunati insieme al parroco per una veglia di preghiera in memoria di Seby,  un giovane atletico con la passione per lo sport. Invece gli amici di una delle sorelle del 18enne, Assunta, che con le frequentano l’Asd Volley Stabia le hanno scritto una lettera struggente: “Sebastiano ti ha insegnato tante cose, ha lottato fino alla fine e adesso tocca a te, decidi di combattere Susi noi saremo con te”, firmato “la tua seconda famiglia”.  


“Un ragazzo esemplare, preghiamo per la sua famiglia”, ha ricordato Don Milo nel corso dell’omelia.  “Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo”, hanno scelto di citare Sant’Agostino per realizzare un lungo striscione fissato di fronte alla parrocchia in piazza XIV maggio.  “Resterai sempre il nostro caro Seby”, ripetono tra le lacrime in chiesa gli amici che hanno salutato l’uscita del feretro dalla chiesa con un lungo applauso. Sono lì, increduli, a ricordare la festa del diciottesimo compleanno che Sebastiano aveva festeggiato lo scorso 9 dicembre in un locale dei Lattari.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino