Aggressione al 118, figlio di paziente rompe il vetro dell'ambulanza

Aggressione al 118, figlio di paziente rompe il vetro dell'ambulanza
Pugni e calci contro un'ambulanza fino a rompere il vetro dello sportello anteriore. E' questo il bilancio dell'ennesima aggressione contro il personale del 118, preso...

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Pugni e calci contro un'ambulanza fino a rompere il vetro dello sportello anteriore. E' questo il bilancio dell'ennesima aggressione contro il personale del 118, preso di mira dal figlio di una paziente che ha insultato medici e infermieri oltre a scagliarsi contro il mezzo di soccorso. L'episodio è accaduto oggi, intorno alle 14.30 quando la postazione di emergenza ubicata presso il 'Loreto Crispi' è intervenuta in via Amerigo Vespucci per la segnalazione di una donna che non si sentiva bene. Una volta giunti presso l'abitazione della paziente, i medici oltre a notare che l'appartamento era in condizioni precarie con vetri frantumati a terra si sono immediatamente resi conto dello stato di irrequietezza del figlio.


Al termine dell'intervento di soccorso, durante il quale la dottoressa del 118 aveva constatato le buone condizioni di salute della donna, è avvenuto il raid violento per cui il figlio dell'anziana ha rincorso i sanitari e raggiungendo l'ambulanza ha cominciato a scagliarsi contro, fino a rompere un vetro. Durante quegli istanti di caos l'uomo gridava contro i sanitari pretendendo che ritornassero nell'appartamento perchè la madre era svenuta. A quel punto l'equipaggio del 118 ha allertato i carabinieri ed è rienttaro nell'appartamento scortato dai militari, anche loro presi di mira dall'aggressore poi arrestato. La donna, è stata nuovamente ritrovata in buone condizioni di salute e con i parametri vitali regolari ma come è stato verbalizzato nella denuncia della dottoressa del 118 continuava a 'fingere di svenire' così che è stata poi portata nel vicino ospedale 'Loreto Mare'. L'ennesimo episodio di violenza gratuita contro l'equipe del 118 stavolta non rendiconta ferimenti di persone ma il lesionameto di un mezzo che, come è noto, fa parte di un parco auto già in pessime condizioni e con gravi manvanze manutentive.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino