Agrimonda, M5S in pressing sulla Regione: «Tornano i miasmi, subito la bonifica»

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«A un quarto di secolo dall'incendio che distrusse il deposito di fitofarmaci di Agrimonda e dopo sei anni di battaglie e atti in Consiglio regionale, siamo costretti a...

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«A un quarto di secolo dall'incendio che distrusse il deposito di fitofarmaci di Agrimonda e dopo sei anni di battaglie e atti in Consiglio regionale, siamo costretti a invocare nuovamente un intervento tempestivo della Regione a causa di emissioni pericolose e nauseabonde che sono tornate a saturare l'aria attorno al sito. Un perimetro nel cuore di due quartieri popolosi, al confine tra i comuni di Marigliano e di Mariglianella, dove i residenti sono costretti ancora una volta a vivere barricati in casa, sebbene gli interventi annunciati negli ultimi anni avrebbero dovuto già mettere la parola fine a una delle più temibili bombe ecologiche degli ultimi decenni in Campania». Così i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà e Gennaro Saiello, a margine dell'audizione in Commissione regionale Ambiente.

«Il telo predisposto per impermeabilizzare il terreno - denunciano i due consiglieri regionali - è staccato dai muretti in più punti ed è per questo totalmente inutile, dal sito è tornata a spandersi nell'aria la puzza di fitofarmaci, in assenza di canalizzazione delle acque piovane gli acquitrini hanno ripreso a formarsi a ogni pioggia, generando un gravissimo problema igienico-sanitario. Negli ultimi due anni, inoltre, non è stato effettuato alcun monitoraggio né nell'area dell'ex deposito né in quelle circostanti, sottovalutando l'impatto che il sito può avere sulla salute dei cittadini. Dispiace - sottolineano Muscarà e Saiello - che in audizione siano mancati i rappresentanti di Asl e Arpac, organi fondamentali nel processo di monitoraggio e di controllo dei livelli di inquinamento e degli effetti dello stesso sulla salute degli abitanti. Oggi chiediamo con maggiore insistenza che il governatore De Luca e l'assessore Bonavitacola monitorino lo stato di attuazione dei lavori di bonifica, affinché si concludano il più presto possibile, nel rispetto del cronoprogramma fissato». 

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Il Mattino