La foto su Facebook è del primo ottobre. Leopoldo Vitucci era latitante e se la spassava al bar tra amici e feste. L’occasione ghiotta si è presentata proprio...
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Vitucci, catturato ieri nel suo bar mentre era in compagnia di Ettore Bosti, solo cugino ed omonimo del boss, era ricercato da marzo in tutta Europa su ordine delle autorità francesi che lo ritengono responsabile di associazione per delinquere, truffa e riciclaggio. Per le accuse che gli vengono rivolte dalle autorità francesi rischia fino a dieci anni di carcere. Dopo le formalità, ieri mattina, è stato portato nel carcere di Poggioreale in attesa dei contati tra autorità giudiziarie italiane e francesi che dovranno definie l’evolversi della questione.
Gli addebiti contestati a Vitucci risalgono al periodo che va dal 2009 al 2011 quando, registrato in Francia come commerciante, avrebbe trasferito oltre confine attraverso importazione dalla Spagna, materiale non conforme alle norme europee: si trattava di gruppi elettrogeni. Un commercio, quello dei materiali non conformi, che nell’ultimo decennio è diventato business sul quale mirano anche gruppi della criminalità organizzata attraverso referenti in tutta europa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino