Medici e pazienti alleati contro l'influenza: a distanza di due settimane dal via alla campagna vaccinale contro l'epidemia virale stagionale la Regione affila le armi non...
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MENINGITI E POLMONITI
La vaccinazione contro lo pneumococco, pur essendo oggi inserita tra le obbligatorie (nell'esavalente da praticare entro il primo anno di vita), fa registrare buchi preoccupanti nella popolazione adulta e picchi proprio nella popolazione anziana più esposta. Il bacillo pur non essendo contagioso è annidato in maniera silente lungo le vie aeree superiori di adulti e bambini: quando le difese immunitarie si abbassano e la gola duole per l'infiammazione dovuta ad altri virus, da opportunista può farsi strada provocando gravi infezioni ai polmoni e alle meningi. Tant'è che la maggior parte dei malati che giungono in pronto soccorso ogni anno con tipiche polmoniti lobari sono affetti dallo pneumococco. Lo stesso agente infettivo provoca ogni anno, inoltre, diverse decine di casi di meningiti che scontano una mortalità (circa il 30-40%) superiore a quella delle meningiti dal temuto e contagioso meningococco.
DOSI AI MEDICI
«Per potenziare la diffusione della vaccinazione contro lo pneumococco la Regione - avverte Pina Tommasielli, componente della struttura commissariale per la medicina di famiglia - ha dunque provveduto a rifornire di adeguate scorte di vaccino antipneumococco tutti i distretti. I medici, a partire dal 5 novembre, quando inizia la campagna antinfluenzale, potranno dunque ritirare non solo l'antinfluenzale ma anche alcune decine di unità di antipneumococcica». L'obiettivo è minimizzare le conseguenze dell'epidemia stagionale di influenza ma anche sbarrare il passo alla più temuta complicanza che si registra durante l'inverno. Ciò consentirebbe alla Campania di centrare uno degli obiettivi di salute pubblica previsti dal commissariamento. L'obiettivo per la profilassi antinfluenzale è arrivare entro gennaio del 2020 al 75% delle coperture come soglia indicata dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale recuperando anche alcune decine di punti percentuali per la prevenzione delle infezioni pneumococciche. Una meta ambiziosa, viste anche le percentuali di copertura delle altre Regioni italiane, ma non impossibile se scatteranno le dovute sinergie. Non soltanto quelle tra distretti, medici di medicina generale, pediatri, dipartimenti di prevenzione ma anche, per esempio, quelle realizzabili con le farmacie del territorio già coinvolte nelle campagne di comunicazione e sensibilizzazione del cittadino.
e. m.
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Il Mattino